Mads Pedersen rifiuta l’idea che le sue vittorie siano frutto di fortuna: “Sono cresciuto molto, il team mi dà fiducia. Non vinco per fortuna, credo di fornire anno dopo anno prestazioni sempre migliori”. Era il grande favorito della vigilia a Napoli, e il danese non ha deluso le aspettative. Ma ha dovuto faticare molto: “In testa c’erano dei corridori davvero forti, il fatto che abbiamo ripreso Clarke e De Marchi solo negli ultimi metri fa capire quanto credessero davvero di riuscire a vincere. In gruppo non c’era molta organizzazione, alla fine siamo però riusciti a giocarci tutto in volata”.
Nella conferenza stampa post-gara, il danese della Trek-Segafredo ammette che durante la gara di oggi ha avuto anche un po’ di tempo per godersi il panorama: “In corsa andiamo sempre a tutta, ma non è stato difficile notare che la zona della Costiera Amalfitana ha un paesaggio bellissimo. La strada non era perfetta ma non è pensabile che 3000 km di corsa siano asfaltati perfettamente”.
La squadra, in questo Giro d’Italia, è costruita tutta intorno a Pedersen: “Sono cresciuto, lo ripeto, e voglio dimostrare di saper vincere le classiche. Quest’anno ho ottenuto molti piazzamenti, ho vissuto una primavera intensa, e ora sto affrontando il Giro d’Italia con l’obiettivo di fare bene giorno dopo giorno. Non posso fare altro che ringraziare la Trek-Segafredo per la fiducia nei miei confronti. In futuro, il mio grande obiettivo è quello di vincere la Parigi-Roubaix, una corsa con la quale ho un rapporto di amore e odio”. In questa stagione, Pedersen ha ottenuto il sesto posto alla Milano-Sanremo, ha chiuso terzo il Giro delle Fiandre e quarto la Parigi-Roubaix. Una primavera molto dispendiosa prima di avvicinarsi al Giro d’Italia.