Quanta Italia c’è in questo Giro d’Italia? Tanta, verrebbe da dire guardando l’ordine d’arrivo della tappa di oggi a Caorle. Poca, verrebbe da dire guardando la classifica generale. Eh sì, perchè l’ordine d’arrivo di una tappa tutta pianeggiante, come quella di oggi, vede Dainese primo e Milan secondo, 25 anni il primo e 22 il secondo, in possesso tra l’altro della maglia ciclamino. In quarta e quinta posizione troviamo Niccolò Bonifazio e Simone Consonni, mentre Andrea Pasqualon è settimo e Stefano Oldani nono. Quanta Italia c’è in questo ordine d’arrivo!
Guardando la classifica generale, le cose cambiano, e non di poco. Alla vigilia delle tappe più dure di questo Giro d’Italia, il migliore dei nostri è Damiano Caruso, quarto a 35 anni. Ma dietro di lui c’è il vuoto, con Simone Velasco 21/o e Lorenzo Fortunato 22/o. A dimostrazione del fatto che, come è stato più volte sottolineato, in Italia manca un giovane che possa cercare di imporsi nelle grandi corse a tappe.
Con la vittoria di oggi di Alberto Dainese a Caorle, l’Italia ha centrato il terzo successo in questo Giro d’Italia. C’è anche da dire che Jonathan Milan ha ottenuto una vittoria e quattro secondi posti, due dei quali si sarebbero potuti trasformare in vittorie. Ma è un ragazzo giovane, domenica a Roma potrebbe vestire la maglia ciclamino, quindi non bisogna accanirsi su di lui ma dargli il tempo di poter crescere e maturare.
Per il resto, ci si attende solo una bella prestazione da Damiano Caruso. Anche se non dovesse vincere il Giro (ed è difficile, visto che ha un ritardo di 2’50” da Geraint Thomas), sarebbe bello vederlo vincere una tappa. Alla sua età e dopo una vita da gregario, sarebbe un’altra soddisfazione importante per un ragazzo che non ha mai fatto troppi proclami, ma si è sempre fatto trovare pronto quando serviva.