L’UCI monetizza anche sui trasferimenti in elicottero

L’Unione Ciclistica Internazionale riuscirà a guadagnare anche sui trasferimenti in elicottero che avverranno nel corso delle gare a tappe. La decisione è stata presa nel corso dell’ultima riunione, durante la quale è stato deciso che era necessario regolamentare l’utilizzo degli elicotteri da parte delle squadre che vogliono agevolare il rientro dei corridori in hotel.

Si tratta di una pratica molto in uso nel ciclismo contemporaneo, basti pensare al fatto che Chris Froome e Richie Porte, in passato, lo hanno fatto. Anche in alcune tappe alpine del Tour de France è stato possibile tornare a valle con un elicottero dopo alcune frazioni di montagna, ma non parliamo solo degli ultimi anni: anche nel biennio 2010-2011 si è fatto uso degli elicotteri per i trasferimenti dalle tappe con arrivi in località remote.

L’UCI è intervenuta dopo i fatti dell’ultimo Giro d’Italia, quando Remco Evenepoel e il resto della Soudal Quick Step sono scesi da Campo Imperatore con un elicottero. In un primo momento l’UCI non disse nulla, poi scrisse un comunicato nel quale si faceva leva sul fatto che non tutte le squadre lo avrebbero potuto utilizzare, quindi si veniva meno all’equivalenza sportiva. Inoltre, in questo modo, le squadre non avrebbero contribuito alla riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili.

Da qui la decisione: gli elicotteri si potranno usare, ma solo previo pagamento di una quota all’UCI per aver fatto abuso di utilizzo di carbone fossile. Insomma, la federazione internazionale riesce sempre a guadagnare.

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