Granfondo del Dragone, futuro a rischio?

Il futuro della Granfondo del Dragone potrebbe essere a rischio. Secondo quanto riportato da diverse testate giornalistiche locali della provincia di Belluno, il bilancio di questa manifestazione è positivo da un punto di vista organizzativo, ma negativo per quanto riguarda il supporto da parte di sponsor e istituzioni.

“Per il terzo anno ci troviamo nella splendida cornice del Nevegàl – ha commentato all’arrivo Ivan Piol direttore generale dell’evento per Dolomiti Psg – una terza edizione riuscita dal punto di vista organizzativo, ma con un calo di numeri di partecipanti che non ci aspettavamo anche perché siamo entrati in un circuito nazionale di granfondo promosso da una rivista che ci ha aiutato molto nella promozione (il circuito Prestigio, n.d.r.). Ma questo calo ci fa riflettere perchè lo sforzo per fare questo evento è elevatissimo, sul Nevegàl di fronte all’Hotel Olivier creiamo un villaggio dove non c’è niente perché quassù non c’è acqua, non c’è corrente, dobbiamo portar tutto, persino i bagni chimici e l’elettricità con i costi che ne conseguono.

L’appello che ho lanciato qualche mese fa alle istituzioni e agli sponsor locali è caduto nel vuoto, quello che chiedo è un po’ più di attenzione perché se le cose rimangono cosi come quest’anno questa è l’ultima edizione di questa manifestazione, non vedo un futuro, da soli non ce la facciamo senza l’aiuto di sponsor o delle istituzioni pubbliche non si va da nessuna parte. I costi aumentano , i costi fissi sono molto elevati e sono quelli che ci siano 1, 100 o 1000 partecipanti. Una manifestazione cosi costa attorno ai 60 mila euro e noi come privati non riusciamo più a sostenere questo sforzo, o qualcuno ci da una mano o purtroppo a malincuore perché questa è una bellissima manifestazione su un bellissimo percorso con paesaggi mozzafiato, ma non ci sarà una quarta edizione”.

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