Cappello a van der Poel, la donna si costituirà

Durante la recente Parigi-Roubaix, un gesto sconsiderato ha scatenato indignazione: il lancio di un cappello verso Mathieu Van der Poel mentre conduceva la classica delle pietre da solo in testa. L’incidente è avvenuto nel tratto in pavé da Mérignies a Avelin, quando una donna, apparentemente, ha gettato un berretto verso il leader del team Alpecin-Deceuninck. Questo gesto avrebbe potuto causare una grave caduta, ma fortunatamente tutto è stato risolto senza conseguenze. Van der Poel sembrava quasi non accorgersi dell’accaduto e ha proseguito verso la vittoria.

La donna era presente come ospite di una compagnia in una zona VIP, dove si paga un biglietto per seguire la corsa da diverse posizioni. L’organizzatore della zona VIP ha dichiarato che la donna si sarebbe costituita alla polizia dopo aver parlato con lei. Il sindacato dei corridori ha presentato una denuncia nei suoi confronti e la donna ha deciso di costituirsi alle autorità.

Si è appreso che la donna potrebbe essere una fan di Van der Poel, suggerendo che il gesto potrebbe non essere stato intenzionale. Tuttavia, rimane un atto imprudente, poiché il cappello avrebbe potuto causare problemi meccanici o addirittura una caduta pericolosa del campione del mondo.

L’UNCP (Union Nationale des Cyclistes Professionnels), sindacato francese dei ciclisti, ha preso provvedimenti presentando una denuncia, simile all’azione intrapresa da Flanders Classics dopo il Giro delle Fiandre, quando uno spettatore ha lanciato birra addosso all’atleta olandese mentre guidava da solo. Anche se questi incidenti sono isolati, è importante intervenire per prevenirne il dilagare.

Durante le corse ciclistiche, non c’è divieto di vendita di bevande alcoliche, il che porta molte persone lungo le strade che possono perdere il controllo. L’episodio del cappello è solo l’ultimo di una serie di problemi affrontati di recente, come il lancio di urina a Van der Poel durante una gara di ciclocross lo scorso dicembre. Episodi simili hanno coinvolto anche altri corridori, come Chris Froome al Tour de France. Anche se rari, è importante affrontarli.

Le autorità belghe e francesi potrebbero considerare l’adozione di misure punitive per gli autori di tali gesti, come il divieto di partecipare agli eventi sportivi. Fortunatamente, la festa del ciclismo non è stata rovinata da questi incidenti isolati, e ci si augura che le future competizioni si svolgano senza problemi.

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