CommenTour – Basta morti in gara

Oggi non riesco proprio a scrivere di Tour de France. Non me ne vogliate, ma l’idea che in Austria sia morto un giovane corridore in bicicletta, Andrรจ Drege, che ha perso la vita mentre stava facendo il proprio lavoro, mentre stava facendo ciรฒ che ha sognato di fare da quando era piccolo, rende tutta la famiglia del ciclismo davvero triste.

La rubrica CommenTour รจ nata oltre un decennio fa per commentare quello che avviene nel corso del Tour de France, ma stavolta le attenzioni e il cuore sono tutti al Giro d’Austria. Non si possono chiudere gli occhi di fronte a questa tragedia, soprattutto perchรจ capita a un anno di distanza dalla morte di Gino Mader in Svizzera.

Fatale fu la discesa per entrambi i corridori. Da un lato avevamo un campione affermato come Gino, un vero e proprio uomo squadra: dall’altra parte, nel caso di Drege, un ragazzo che stava per coronare un sogno, quello di approdare nella categoria World Tour. Sogni infranti, sogni spezzati mentre entrambi i corridori stavano facendo il loro lavoro, stavano coronando il sogno di una vita, quello di essere corridori professionisti.

Spesso, quando succedono queste cose, si dice: “perlomeno stava facendo ciรฒ che gli piace di piรน”. E’ vero. Ma la concitazione del momento porta a chiedere: perchรจ? Perchรจ tutto questo? Pedalare รจ una delle cose piรน belle del mondo: ma fino a quando dovremo piangere i nostri morti in gara?

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