“Con questa preparazione non potevo fare di più”. Jonas Vingegaard, dopo due vittorie consecutive al Tour de France, dovrà cedere la maglia gialla dell’edizione 2024 e dovrà lottare fino alla cronometro prevista per l’ultimo giorno per difendere la seconda posizione. Il corridore danese, che si è presentato al via della Grande Boucle da Firenze nonostante sia tornato ad allenarsi solo i primi di maggio, dopo l’incidente al Giro dei Paesi Baschi, oggi a Isola 2000 ha dovuto dire addio a qualsiasi ambizione di vittoria.
“Sono venuto a questo Tour de France 2024 con l’intenzione di vincere – ha spiegato Vingegaard – ma sapevo anche che sarebbe stato difficile con la scarsa preparazione che avevo. Nonostante la vittoria a Le Liorain, ottenuta in maniera fenomenale, Vingegaard ha puoi dovuto cedere sempre più il passo a Tadej Pogacar.
“Penso che Tadej sia a un livello altissimo. Anch’io ero a un livello altissimo per le prime due settimane e ora un po’ meno,” ha detto Vingegaard riferendosi alla sua preparazione. “Penso sia normale, con solo un mese e mezzo di preparazione. Ho sempre detto che sarebbe stato folle se avessi potuto lottare per la vittoria con solo un mese e mezzo di preparazione. L’ho fatto per due settimane e mezzo. Ora la lotta per la vittoria è finita. Ma la lotta per il secondo e il terzo posto non è finita…”
Infatti, sull’ultima salita a Isola 2000, Vingegaard era più preoccupato di difendere il suo secondo posto da Evenepoel – terzo in generale a 7:01 – che di limitare le perdite rispetto all’inarrestabile Pogacar. Sa anche che Evenepoel spera di strappargli il secondo posto sul Col de la Couillole sabato e nella cronometro finale a Nizza.
“Non è stata una buona giornata per me, e a metà tappa ho dovuto cambiare mentalità dal cercare di vincere”, disse Vingegaard. “Ecco perché avevamo Matteo e Wilco in fuga, per avere corridori di supporto se avessi voluto attaccare. Ma ho dovuto cambiare mentalità. Invece di attaccare, dovevo seguire. Penso che domani sarà lo stesso per me”.