Dal 2030, il ciclocross potrebbe ufficialmente diventare sport olimpico. La presenza del ciclismo invernale alle Olimpiadi 2030, oggi come oggi, sembra essere molto più di un’idea: il presidente dell’UCI, David Lappartient, ha fatto della presenza del Ciclocross alle Olimpiadi invernali del 2030 la sua missione, come annunciato da Karl Vannieuwkerke nel programma Paris By Night. Secondo il belga, il prossimo anno sarà annunciata ufficialmente la presenza del ciclocross alle Olimpiadi invernali del 2030, che si svolgeranno sulle Alpi francesi. Da lì in poi, il ciclismo invernale sarà sempre presente nella rassegna a cinque cerchi.
Sull’inserimento del ciclocross ai Giochi Olimpici invernali se ne parla ormai da molti anni. Nel 2016 ci furono voci insistenti riguardo la possibilità che da lì a pochi anni il ciclocross sarebbe diventato disciplina olimpica, ma non è mai stato risolto il problema che esiste a monte: il CIO prevede infatti che gli sport ammessi a partecipare alle Olimpiadi invernali abbiano la prerogativa di svolgersi su neve o ghiaccio. Il ciclocross si può svolgere in queste condizioni, ma non è una prerogativa, in quanto si può disputare anche senza questi due elementi.
Alla luce di questa considerazione, appare quindi evidente che le gare di ciclocross alle Olimpiadi del 2030 si svolgeranno su un percorso ricavato nella neve. Fino ad oggi, in Coppa del Mondo, l’unico tracciato che prevedeva la neve era quello in Val di Sole, ma dal prossimo inverno non farà più parte del calendario gare.
Qualora il CIO decidesse di ammettere il ciclocross ai Giochi Olimpici invernali, sarà quindi necessario inserire in calendario delle gare da svolgersi sulla neve. Il calendario UCI per la prossima stagione è ristretto tra fine novembre e gennaio, con la maggior parte delle gare che si svolgono tra Belgio e Olanda, con l’inserimento di gare molto interessanti come quella di Benidorm in Spagna e la gara italiana in Sardegna.