Fabio Ravasio รจ stato travolto da un’auto mentre stava pedalando in sella alla propria mountain bike lo scorso 9 agosto, ma le forze dell’ordine hanno appurato che non si รจ trattato di un semplice incidente. A monte, c’รจ stato un piano ben orchestrato, curato nei minimi dettagli e preceduto da diverse riunioni preparatorie negli ultimi due mesi. Ogni membro della squadra aveva un compito preciso: il conducente e il passeggero dell’auto omicida, le due persone incaricate di segnalare il passaggio della bicicletta per sincronizzare l’attacco e il โregistaโ delle comunicazioni, che manteneva i contatti con i complici. E poi lei, la presunta mente dietro lโomicidio premeditato: la moglie della vittima, la 49enne brasiliana Adilma Pereira Carneiro.
Il quadro che emerge dalle indagini dei carabinieri sul tragico incidente che ha portato alla morte di Fabio Ravasio, avvenuto quindici giorni fa nelle campagne del Legnanese, vicino Milano, รจ sconvolgente: ieri, gli investigatori hanno arrestato i sei presunti responsabili, portandoli in carcere a Busto Arsizio su disposizione del pm Ciro Caramore. La svolta nelle indagini รจ arrivata grazie alla confessione dei due โpaliโ che, durante la notte, hanno rivelato dove si trovava l’auto utilizzata per l’omicidio, una Opel Corsa nera.
La ricostruzione dei fatti riporta alle 19:50 del 9 agosto: Fabio Ravasio, un 52enne appassionato di tennis e corsa, stava pedalando sulla sua mountain bike lungo la provinciale 149, quando รจ stato travolto da una piccola auto che, viaggiando nella direzione opposta, ha improvvisamente invaso la sua corsia. Lโuomo, titolare di una filiale della Mail Boxes a Magenta, รจ stato soccorso e portato in ospedale, ma le ferite erano troppo gravi e il decesso รจ stato dichiarato il mattino seguente.
Le indagini iniziali dei carabinieri si sono concentrate sull’ipotesi di un incidente con omissione di soccorso, ma presto รจ emerso che c’era qualcosa di sospetto. La prima svolta รจ arrivata dall’analisi delle immagini di una telecamera che ha ripreso la targa dell’auto, rivelando che era falsificata per sviare le indagini. Gli approfondimenti investigativi hanno portato alla moglie di Ravasio, che possiede proprio una Opel Corsa, cambiando cosรฌ la direzione delle indagini. Attraverso intercettazioni telefoniche e altre prove, gli investigatori hanno ricostruito la complessa trama dietro il delitto.
Giovedรฌ sera, i presunti โpaliโ sono stati convocati in Procura: si tratta di un 32enne, da pochi mesi fidanzato di una delle figlie di Pereira Carneiro, e di un 45enne. Sottoposti a interrogatori serrati, hanno confessato, indicando il luogo dove era nascosta l’auto, in una proprietร di parenti di Ravasio. Poco dopo, anche gli altri quattro sospettati, tra cui Pereira Carneiro e un 47enne proprietario di un bar, sono stati arrestati. Si ritiene che Pereira Carneiro abbia organizzato tutto per impadronirsi del patrimonio del marito, non essendo soddisfatta della casa che i suoceri le avevano giร intestato. Agli esecutori materiali del piano avrebbe promesso due appartamenti. Inoltre, un episodio del passato riaccende i sospetti: un altro marito della donna รจ morto in circostanze simili mentre era con lei.