Zurigo 2024, Italia mai così male nella storia dei mondiali di ciclismo: le statistiche

Nella storia dei mondiali di ciclismo uomini elite, l’Italia non è mai andata male come nella rassegna di Zurigo 2024. E’ il risultato peggiore mai realizzato dal almeno 1946 in poi: diciamo almeno da quell’anno, perchè purtroppo non disponiamo degli ordini di arrivo completi delle gare che si sono svolte dal 1927 al 1938, prima dello stop dettato dalla Seconda Guerra Mondiale. Eh sì, il risultato dell’Italia a Zurigo 2024 è sicuramente stato il peggiore dal secondo dopoguerra in poi, quindi da almeno 78 anni.

Mai così male, perchè se quest’anno il migliore degli azzurri è stato Giulio Ciccone, che ha chiuso 25/o, nessun italiano dal 1946 ad oggi ha mai chiuso il mondiale di ciclismo in linea fuori dalla top-20. Anche provando a stringere l’orizzonte temporale agli ultimi 20 anni, il risultato peggiore della nostra nazionale ai mondiali di ciclismo era stato quello ottenuto da Giacomo Nizzolo nel 2015, che aveva chiuso 18/o. Ma nessun azzurro, nella storia dei mondiali di ciclismo, aveva mai chiuso fuori dalla top-20.

Mondiali Zurigo 2024, il confronto con l’Italia del passato

Sempre negli ultimi vent’anni, l’Italia ha sempre chiuso con almeno un corridore nella top-10. Solo in cinque occasioni non è riuscita a chiudere tra i primi 10. Riportiamo di seguito il piazzamento del migliore italiano ai mondiali di ciclismo su strada nella categoria uomini elite dal 2004 ad oggi:

2024: Giulio Ciccone 25/o 

2023: Alberto Bettiol 10/o

2022: Matteo Trentin 5/o 

2021: Sonny Colbrelli 10/o 

2020: Damiano Caruso 10/o 

2019: Matteo Trentin 2/o 

2018: Gianni Moscon 5/o 

2017: Matteo Trentin 4/o 

2016: Giacomo Nizzolo 5/o

2015: Giacomo Nizzolo 18/o 

2014: Sonny Colbrelli 13/o 

2013: Vincenzo Nibali 4/o 

2012: Oscar Gatto 13/o 

2011: Daniele Bennati 14/o 

2010: Filippo Pozzato 4/o 

2009: Damiano Cunego 8/o 

2008: Alessandro Ballan 1/o 

2007: Paolo Bettini 1/o 

2006: Paolo Bettini 1/o 

2005: Paolo Bettini 13/o 

2004: Luca Paolini 3/o 

Numeri che simboleggiano una disfatta

La disfatta azzurra della nazionale guidata da Daniele Bennati ai mondiali di ciclismo su strada è quindi servita. Provando a scavare negli ordini di arrivo precedenti al 1938, è doveroso ricordare che l’Italia è la nazionale che ha vinto il primo mondiale nella storia con Alfredo Binda nel 1927, nel 1930 e nel 1932, con il trionfo di Learco Guerra nel 1931: novant’anni fa, dunque, la nostra nazionale dominava il mondo del ciclismo. Forse abbiamo divagato anche troppo, ma sono numeri che devono far riflettere: da quando si hanno a disposizione gli ordini di arrivo completi dei mondiali di ciclismo sul sito di statistiche Procyclingstats, nessun italiano era mai andato così male in una rassegna iridata.

Alla luce di questi risultati, la Federazione Ciclistica Italiana deve fare una grande analisi di cosa non va: è vero, la nostra nazionale ha vinto il titolo Juniores con Lorenzo Finn, ma la situazione attuale del ciclismo professionistico non è sicuramente all’altezza del blasone che ha la maglia azzurra.

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