Van der Poel “supera” Pogacar per 7-3. E la sfida al Fiandre è già aperta

La sfida tra Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel si chiude con un’altra vittoria per il corridore olandese. Facendo seguito all’articolo pubblicato ieri, con le statistiche inerenti i due corridori, i numeri sono ancora una volta fortemente a favore del corridore della Alpecin-Deceuninck. Considerando solo le grandi corse di un giorno nelle quali i due corridori si sono affrontati, quindi dove entrambi erano alla partenza, Mathieu Van der Poel ha vinto in sette occasioni, mentre Tadej Pogacar ha vinto tre volte. Ad oggi, ufficialmente, possiamo dire che nelle grandi corse a tappe l’unico in grado di battere lo sloveno è Jonas Vingegaard, mentre nelle corse di un giorno Mathieu Van der Poel ha dei numeri impressionanti.

Se consideriamo invece il singolo palmares di entrambi i corridori, sia Pogacar che Van der Poel hanno vinto sette classiche monumento a testa più un mondiale ciascuno, le ultime due edizioni della corsa in linea. Ad influire su questa parità di risultato ci sono le corse che maggiormente si adattano a Tadej Pogacar, in particolare la Liegi-Bastogne-Liegi e Il Lombardia, quest’ultima gara mai affrontata da Mathieu Van der Poel.

Le sfide tra Van der Poel e Pogacar

Negli “scontri diretti”, ovvero quando Van der Poel e Pogacar sono entrambi al via, il risultato parziale è di sette successi per il corridore della Alpecin-Deceuninck e tre per il corridore della UAE Emirates XRG. Possiamo davvero parlare di risultato parziale, visto che Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel si sfideranno di nuovo sicuramente tra due settimane al Giro delle Fiandre, mentre la Roubaix e la Liegi restano un’incognita. Ad oggi, infatti, la Doyenne non è nei programmi dell’olandese, mentre lo sloveno vorrebbe fare la Roubaix senza avere ancora l’ok da parte del team.

Senza proiettarci troppo in avanti, però, la sfida verso il Giro delle Fiandre è già aperta. Mathieu Van der Poel potrebbe infatti diventare il primo corridore nella storia capace di vincere per quattro volte la classica dei muri in pavè, mentre Tadej Pogacar potrebbe rovinargli la festa. Dopo una Milano-Sanremo così elettrizzante, l’attenzione è già rivolta al pavè.

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