Giro di Commenti – Roglic, l’immortale

Primoz Roglic è immortale. Nel senso che, quando affronta una grande corsa a tappe, non bisogna mai darlo per spacciato. Il corridore sloveno non aveva iniziato per niente bene la giornata della cronometro di Pisa: caduto in ricognizione dopo la caduta alla Strade Bianche, ha saputo rialzarsi come i veri campioni sanno fare, ed è riuscito a fare un’ottima prova contro il tempo.

La sfortuna si stava un po’ accanendo contro il vincitore del Giro d’Italia 2023, perchè se a tutte queste cadute aggiungiamo il ritiro di Jay Hindley, ci troviamo davvero di fronte a una situazione terribile. Ma Roglic ha sempre mantenuto il controllo anche nelle situazioni più difficili. Un esempio su tutti: alla vigilia del Giro d’Italia da lui vinto, la sua ex squadra è stata massacrata dal Covid e la formazione è stata rimaneggiata più e più volte nei giorni immediatamente seguenti l’inizio della gara. Eppure ha vestito la maglia rosa finale con una splendida rimonta.

Il capitano della Red Bull – Bora è ora chiamato a fare un’altra operazione di rimonta. Gli è riuscita anche alla Vuelta a Espana dello scorso anno: quest’anno sembra davvero difficile, con il duo della UAE Team Emirates XRG composto da Del Toro e Ayuso pronto a vendere cara la pelle per mantenere le prime due posizioni della classifica generale. Però, come abbiamo scritto, guai a sottovalutare Roglic. Non è un caso che in carriera sia riuscito a vincere, in totale, cinque edizioni di grandi corse a tappe.

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