Alla vigilia delle due tappe che decideranno la classifica generale del Giro d’Italia 2025, una domanda sorge spontanea: dove collochiamo Derek Gee? O meglio, come lo collochiamo? Sulla carta, la corsa rosa sembrerebbe un affare a tre: Isaac Del Toro, in maglia rosa; Richard Carapaz, a 41″, Simon Yates, a 51″. E poi c’è Derek Gee, distante 1’57” dalla vetta, subito davanti a Damiano Caruso, che è a 3’06”.
Insomma, se sui primi tre non c’è dubbio che possano lottare per la maglia rosa, Gee si trova in una sorta di “terra di mezzo”: vicino, ma non abbastanza, forse, ai primi tre. Ma se c’è una caratteristica di questo corridore canadese che ha colpito osservatori e tifosi, è la sua grande dedizione e la voglia di lottare sempre.
Derek Gee è un combattente nato, un corridore che potrebbe davvero inventarsi qualcosa di importante su terreni dove Del Toro e Carapaz sembrano essere leggermente favoriti. Per loro, abituati ad allenarsi in quota, la tappa di sabato si addice particolarmente: a Derek, però, non gli si può rimproverare niente, perchè è stato costante. Non ha avuto acuti, ma nemmeno crolli improvvisi.
Al di là della lotta alla maglia rosa, quindi, sarà interessante capire come Derek Gee si possa inserire nel contesto della gara. Soprattutto, capire se ci può essere un’alleanza tra la Israel-Premier Tech e altre formazioni per far saltare il banco, magari con la Bahrain-Victorious di Damiano Caruso o la Red Bull-Bora di Giulio Pellizzari, che però è davvero tanto lontano (più di cinque minuti) dalla vetta della classifica.
Parola alle montagne, quindi. La pianura non ci sarà per i prossimi due giorni, si sale e si scende: in un Giro d’Italia così equilibrato è giusto scrivere “vinca il migliore”.