Giro d’Italia 2025, fuga vincente di Nico Denz a Cesano Maderno

Nico Denz ha firmato oggi la sua terza vittoria in carriera al Giro d’Italia, dominando in solitaria la diciottesima tappa da Morbegno a Cesano Maderno. Il corridore tedesco del team Red Bull-BORA-hansgrohe, già vincitore di due tappe nel 2023, ha staccato i compagni di fuga a circa 18 chilometri dall’arrivo, mantenendo il vantaggio fino al traguardo.

Una tappa per attaccanti

Il percorso di giornata si è snodato lungo le rive del Lago di Como prima di affrontare quattro salite: il Parlasco (7,6 km al 6,2%), il Colle Balisio (4,6 km al 3,3%), il Ravellino (9 km al 4,4%) e il non categorizzato Sirtori (3,1 km al 4%). Da lì, restavano ancora quasi 60 km di corsa, perfetti per una fuga.

Fuga numerosa e selezione naturale

Sin dai primi chilometri molti corridori hanno tentato l’attacco. Alla fine si è formata una maxi-fuga di 36 uomini con nomi importanti come Wout van Aert, Mads Pedersen, Daan Hoole, Dylan van Baarle, Dries De Bondt, Edward Planckaert e Fabio Van den Bossche. Christian Scaroni si è distinto sulle salite, passando per primo sul Parlasco, sul Colle Balisio e sul Ravellino, consolidando la sua posizione nel gran premio della montagna.

Nel frattempo, Juan Ayuso è stato costretto al ritiro a causa di una puntura d’ape che gli ha gonfiato l’occhio, compromettendone la visibilità.

Attacchi e contro-attacchi

La fuga ha preso un vantaggio fino a nove minuti sul gruppo, mettendo fuori gioco ogni tentativo del plotone. A 58 chilometri dalla fine, Manuele Tarozzi ha lanciato un attacco assieme a Martin Marcellusi e Rémy Rochas, ma il loro tentativo è stato annullato. Poco dopo si è formato un nuovo gruppetto di undici corridori, tra cui Nico Denz, Van Baarle, Hoole, De Bondt, Planckaert, Edmondson e altri.

L’allungo decisivo di Nico Denz

A 18 km dall’arrivo, Denz ha colto tutti di sorpresa accelerando in curva e guadagnando rapidamente un vantaggio che ha mantenuto e incrementato fino al traguardo. Dietro di lui, Mirco Maestri ha vinto la volata per il secondo posto davanti a Edward Planckaert. Dries De Bondt e Daan Hoole hanno chiuso rispettivamente sesto e settimo, mentre Dylan van Baarle ha sfiorato la top-10 con l’undicesimo posto.

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