Trofeo Matteotti, il grido d’allarme: il futuro è incerto

Il futuro del Trofeo Matteotti sembra essere incerto. A renderlo noto è Stefano Giuliani, a capo del comitato organizzatore della classica abruzzese, in un lungo post pubblicato sui social. “In qualità di Direttore Generale del Trofeo Matteotti, con una vita dedicata al ciclismo agonistico e organizzativo, mi trovo a rivolgervi queste parole cariche di profonda amarezza e delusione”, scrive Giuliani, ricordando che il Trofeo Matteotti non è solo una corsa ciclistica ma è un pezzo di storia del nostro sport, “un evento che, con il supporto fondamentale del Presidente Daniele Sebastiani, ho l’onore e l’onere di portare avanti, mettendo in campo tutta la mia esperienza e il mio amore incondizionato per questo sport”.

Nel post pubblicato sui social si rende noto che il Trofeo Matteotti sta affrontando delle sfide burocratiche molto difficili, oltre al reperimento delle risorse: “devo purtroppo constatare che siamo giunti a un punto critico. La mia delusione è profonda. La nostra aspirazione, e il mio impegno personale, è sempre stato quello di elevare il Matteotti, di garantirne la continuità e di aprirlo a nuove prospettive, tra cui, fondamentale e irrinunciabile, l’introduzione di una gara femminile. La parità e l’inclusione non sono slogan, ma pilastri su cui costruire il futuro del ciclismo, e non riuscire a concretizzare questo passo mi addolora profondamente.

Ci troviamo di fronte a una piazza complessa, dove l’equilibrio tra sponsor, istituzioni e le infinite esigenze organizzative sembra diventare ogni anno più precario. Nonostante la mia forza d’animo e la mia determinazione, è impensabile sostenere da soli un carico così gravoso. Il Trofeo Matteotti è di tutti, e per continuare a vivere e a crescere ha bisogno del sostegno concreto e tangibile di tutti gli attori coinvolti”.

Stefano Giuliani conclude il post facendo notare che c’è bisogno “di garanzie, di stabilità, di un orizzonte chiaro per poter continuare a sognare e a lavorare per un evento che merita il massimo splendore. Non possiamo permettere che una tradizione così gloriosa si affievolisca per mancanza di visione comune e supporto strutturale. Questo comunicato non è un addio, ma un grido d’allarme, un appello accorato a riflettere sul valore intrinseco di questa manifestazione e sulla necessità di un impegno congiunto per assicurarle un futuro degno della sua storia. Confido nella vostra sensibilità e nel vostro spirito di collaborazione per trovare insieme le soluzioni”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verificato da MonsterInsights