Matteo Jorgenson sembra un cane sciolto. oggi ha corso per fatti suoi, senza dare una vera mano a Jonas Vingegaard. Sta lรฌ dietro, poi all’improvviso attacca, poi cerca di anticipare la volata, poi non sa nemmeno lui quello che deve fare. E’ sembrata anarchia pura al cospetto di un corridore come Jonas Vingegaard, che ha vinto due edizioni del Tour de France.
Non รจ la prima volta che Matteo Jorgenson corre in maniera indecifrabile. Al Giro delle Fiandre, ad esempio, stava lรฌ attaccato con lo sputo al gruppo dei migliori, poi si lasciava andare, poi rientrava, poi spariva dai radar. Il tutto, senza aver mai dato una mano concreta a Wout Van Aert.
Davvero non si capisce perqquale motivo un corridore cosรฌ non prenda la decisione di mettersi completamente al servizio del team, come hanno fatto molti altri. Insomma, basta guardare l’esempio di Joao Almeida, che oggi รจ stato fondamentale per la vittoria di Tadej Pogacar, la numero 100 nella sua carriera. senza di lui, le cose sarebbero potute andare diversamente per il campione del mondo.
Ecco allora che viene da chiedersi perchรจ Matteo Jorgenson continui a essere un cane sciolto in una squadra che, giร da tempo, ha preso una decisione univoca: tutti al fianco di Vingegaard. Tutti, tranne lui. Probabilmente il ruolo di gregario gli sta troppo stretto?