Nella tappa 4 del Tour de France 2025, Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) ha sfiorato un trionfo in maglia gialla, ma si è dovuto arrendere alla potenza esplosiva di Tadej Pogačar (UAE Team Emirates-XRG). Il campione del mondo ha dominato l’arrivo in salita a Rouen, lasciando il neerlandese al secondo posto, ma non riuscendo a strappargli il simbolo del primato, che resta sulle spalle di Van der Poel – anche se a pari tempo.
“Quando ho lanciato la volata, le mie gambe semplicemente non volevano più continuare,” ha dichiarato Van der Poel ai media dopo l’arrivo. “Lui è stato il più forte oggi, non c’è nulla da dire.”
Pogačar imbattibile sul finale, Van der Poel generoso ma al limite
La quarta tappa, 174,2 km da Amiens Métropole a Rouen, sembrava fatta su misura per Van der Poel: un finale da classica, con strappi brevi ma duri, perfetti per le sue caratteristiche da finisseur. Tuttavia, contro uno come Pogačar, anche il migliore dei puncheur può soccombere.
A movimentare la corsa ci ha pensato anche Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike), che con i suoi compagni ha aumentato il ritmo prima del tratto finale. L’attacco di Pogačar ha fatto esplodere il gruppo: solo Vingegaard ha provato a rispondere, mentre Van der Poel e Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) hanno cercato di limitare i danni rientrando in extremis.
“Già sulle salite precedenti il ritmo era altissimo, poi Visma ha alzato ancora l’andatura e mi sono trovato a inseguire,” ha spiegato Van der Poel. “Ho provato a sprintare, ma le gambe erano piene di acido lattico.”
Addio imminente alla maglia gialla?
Nonostante la delusione per la vittoria sfumata, Van der Poel ha sottolineato l’orgoglio di indossare la maglia gialla. Tuttavia, il neerlandese è consapevole che la cronometro individuale di Caen, in programma per la quinta tappa, potrebbe segnare la fine del suo primato. “Ho provato la bici da cronometro solo una volta dopo il Delfinato. Se siamo realistici, penso che domani sarà il mio ultimo giorno in giallo – e va bene così. Me la sono goduta.”
Van der Poel aveva un motivo in più per dare tutto: la voglia di dedicare una vittoria al compagno di squadra Jasper Philipsen, ritiratosi dopo una caduta nella tappa precedente. “Volevamo vincere per Jasper, ma anche lui sa quanto sia difficile battere Tadej. L’ho fatto due giorni fa, ma oggi non c’era niente da fare.”
Obiettivi futuri: ancora caccia alle tappe
Anche se il tempo in maglia gialla sembra contarsi sulle dita di una mano, Van der Poel non alza bandiera bianca. Con altre tappe che si adattano al suo stile, il fuoriclasse olandese punta a conquistare nuovi successi di tappa nel prosieguo del Tour. “Non so dove potrò guadagnare tempo su Tadej nelle prossime tappe, ma ci proveremo. Magari non più in giallo, ma tornerò a lottare per vincere.”