“Con questo percorso, vogliono farmi impaurire”: Tadej Pogačar scherza alla vigilia dell’ultima settimana

Tadej Pogacar
11/07/2025 – Tour de France 2025 – Étape 7 - Saint-Malo / Mûr-de-Bretagne Guerlédan (197 km) - Tadej POGACAR, Tim WELLENS (UAE TEAM EMIRATES XRG)

Nonostante i quattro minuti di vantaggio e le quattro vittorie di tappa che lo avvicinano al quarto Tour de France in carriera, Tadej Pogačar mantiene un equilibrio sottile tra spavalderia e umiltà. Il leader della UAE Team Emirates-XRG si presenta sereno, ma non distratto, in vista della terza e decisiva settimana della Grande Boucle. “Sono fiducioso in me stesso, ma anche Jonas può esserlo”, ha dichiarato durante la conferenza stampa del secondo giorno di riposo, lasciando intendere che la corsa è tutt’altro che chiusa.

Il riferimento è, naturalmente, a Jonas Vingegaard, il rivale danese della Visma-Lease a Bike, che in passato ha già saputo ribaltare situazioni difficili su terreni a lui favorevoli. E proprio qui risiede una delle chiavi del pensiero di Pogačar: la consapevolezza che il percorso di quest’anno lo costringerà a confrontarsi di nuovo con salite “scomode”, come Mont Ventoux e Col de la Loze, già teatro delle sue sconfitte nelle edizioni 2021 e 2023.

Tadej Pogačar: “Anche Jonas può essere fiducioso”

“Quasi verrebbe da pensare che il tracciato sia stato disegnato per mettermi un po’ di paura,” ha detto ridendo. “Ma per me non è una questione di nomi: tutte le salite sono dure, cambia solo la situazione di gara.”

Pogačar si mostra quindi più maturo, riflessivo, ma con lo stesso spirito combattivo. “Non cerco vendetta, voglio solo avere gambe migliori rispetto a quei giorni,” ha spiegato, sottolineando che le difficoltà altimetriche che lo attendono non rappresentano ostacoli insormontabili, ma occasioni per confermare il suo dominio in gara.

Il raffreddore

A complicare leggermente il quadro, però, c’è stato anche un piccolo malanno che ha colpito lo sloveno nei giorni scorsi. “Un raffreddore, un po’ di tosse, ma niente di serio”, ha minimizzato, scherzando sul fatto che metà gruppo si soffiava il naso. “Mangiamo troppo ghiaccio e lo mettiamo ovunque, non credo faccia bene alla gola”, ha aggiunto, sottolineando anche quanto le cerimonie post-tappa e l’aria condizionata abbiano contribuito al fastidio.

Nonostante tutto, il leader in maglia gialla non dà segni di cedimento e appare più determinato che mai. “Sto meglio adesso, grazie per esservi preoccupati,” ha sorriso ai giornalisti. “È solo una seccatura.”

Il bilancio della sua sesta partecipazione al Tour, fin qui impeccabile, sembra dunque arricchirsi di un ulteriore ingrediente: l’esperienza. “Sto crescendo, imparando ogni giorno. So meglio cosa posso fare e cosa possono fare gli altri,” ha detto. Ma il messaggio, sotto la superficie rilassata, resta chiaro: la battaglia non è finita, e Pogačar non abbasserà la guardia.

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