Kasia Niewiadoma è pronta a tornare in azione al Tour de France Femmes 2025 con l’obiettivo dichiarato di difendere la maglia gialla conquistata lo scorso anno in una delle edizioni più combattute della storia. Il grande appuntamento prenderà il via il 26 luglio da Vannes e si concluderà il 3 agosto.
“Mi chiedono spesso delle altre atlete, ma sinceramente non mi interessa. Quello che conta per me è la mia prestazione e quella delle mie compagne di squadra”, ha dichiarato Kasia Niewiadoma in un comunicato.
Obiettivo chiaro: “Essere pronte per la battaglia della maglia gialla”
La polacca del team Canyon-SRAM zondacrypto è determinata a replicare il successo del 2024, ottenuto con una vittoria al fotofinish sull’Alpe d’Huez contro Demi Vollering, per soli quattro secondi, il distacco più ristretto mai registrato sia nella versione maschile che femminile della corsa.
“Voglio solo assicurarmi che ognuna di noi sia perfettamente preparata, sia fisicamente che mentalmente. Il focus è tutto sulla squadra e sul nostro potenziale.”
Kasia Niewiadoma: meno pressione, stessa fame di vittorie
Nonostante abbia già conquistato il Tour, Niewiadoma non dà nulla per scontato: “Non sento più la pressione, e questo mi aiuta molto. Ma voglio difendere la maglia gialla e godermi ogni momento. Non è un’ossessione, ma è il mio obiettivo.”
L’ispirazione arriva anche da Elisa Longo Borghini, vincitrice recente del Giro d’Italia Women 2025 “Vedere Elisa difendere la maglia rosa mi ha motivata ulteriormente. Dimostra che possiamo farcela anche noi. Ora voglio lasciare che siano le mie gambe a parlare.”
Una squadra forte al suo fianco
Per affrontare il percorso più lungo nella storia del Tour de France Femmes – con salite iconiche come il Col de la Madeleine, il Col de Joux Plane e il gran finale in salita a Châtel – Niewiadoma potrà contare su un team esperto e affiatato, nel quale è presente anche l’italiana Soraya Paladin. “Mi piace vedere come reagisce il team giorno dopo giorno. È una settimana piena di alti e bassi, ma è anche un momento che ci unisce come gruppo. Non vedo l’ora di scoprire dove ci porterà tutto il lavoro fatto in ritiro.”
