Pauline Ferrand-Prévot entra nella storia del ciclismo femminile conquistando il Tour de France Femmes 2025 e diventando la prima francese a vincere la Grande Boucle dal 1985. La portacolori del team Visma | Lease a Bike ha suggellato il trionfo assoluto con una vittoria spettacolare anche nell’ultima tappa alpina, con arrivo in salita a Châtel, lasciando dietro tutte le avversarie e infiammando il pubblico di casa.
Vittoria di tappa e maglia gialla per Ferrand-Prévot
Dopo aver preso il comando nella tappa regina di sabato sulla Col de la Madeleine, Ferrand-Prévot ha dimostrato ancora una volta una forma eccezionale. Sull’ultima salita della corsa, ha piazzato un attacco secco a 7 chilometri dal traguardo, staccando tutte le rivali e tagliando il traguardo in solitaria. Dietro di lei, Demi Vollering (FDJ-SUEZ) ha chiuso seconda sia di tappa che in classifica generale, mentre il terzo gradino del podio finale è andato alla polacca Kasia Niewiadoma, vincitrice del Tour nel 2024.
Gigante cede, addio podio
La giornata è stata amara per Sarah Gigante, che ha perso contatto durante la pericolosa discesa dalla Col de Joux-Plane. Dopo aver animato la salita con diversi attacchi, l’australiana ha pagato caro un errore in discesa, vedendo svanire il suo podio. Non è più riuscita a rientrare e ha chiuso lontano dalle prime.
Il racconto della tappa 9: montagne, attacchi e selezione
La frazione finale del Tour de France Femmes 2025, disputata domenica 3 agosto, si è snodata su 124,1 km tra Praz-sur-Arly e Châtel, con due grandi salite alpine: la Col de Joux-Plane (11,6 km al 8,6%) e la Col de Corbier (5,9 km al 8,5%). La corsa si è accesa fin dai primi chilometri, con diversi tentativi di fuga.
Tra le protagoniste, Anna van der Breggen ha offerto una prestazione d’altri tempi, lanciandosi in una lunga fuga solitaria di oltre 90 chilometri. Il suo vantaggio ha toccato l’1’45”, ma la fatica l’ha costretta a cedere proprio ai piedi del Corbier, quando il gruppo delle favorite ha ricucito lo strappo.
Decisivo l’attacco finale della maglia gialla
Negli ultimi 25 km verso Châtel, la corsa si è trasformata in una sfida tra le migliori scalatrici. Vollering ha provato a fare la differenza, ma è stata Ferrand-Prévot a sferrare l’attacco decisivo, guadagnando oltre 25 secondi e andando a conquistare sia la tappa che la classifica generale finale.
Dietro di lei, Fisher-Black, Niewiadoma e Labous hanno cercato di contenere il distacco, ma senza riuscire a rientrare. Vollering ha vinto la volata per il secondo posto davanti a Niewiadoma, consolidando la propria piazza d’onore nella classifica finale.
Ferrand-Prévot nella leggenda del ciclismo femminile
Con questa vittoria, Pauline Ferrand-Prévot si conferma una delle atlete più complete della sua generazione, capace di vincere su ogni terreno. Dopo anni dedicati al ciclocross e alla MTB, ha saputo imporsi anche nella corsa a tappe più prestigiosa al mondo realizzando la doppietta Parigi-Roubaix e Tour de France nello stesso anno.
Per la Francia, è una vittoria storica che mancava da 40 anni, un risultato che rilancia anche l’interesse verso il ciclismo femminile nazionale.