Tragedia Terlizzi, il ciclista sopravvissuto: “L’auto andava oltre il limite”

Terlizzi
Fito Ansa

La tragedia di Terlizzi, dove tre ciclisti sono stati uccisi da un automobilista mentre percorrevano una strada provinciale, sta continuando a far discutere. In modo particolare, nelle ultime ore, è apparso un video realizzato da TG Norba dove è stata raccolta la testimonianza di uno dei due ciclisti sopravvissuti alla tragedia.

A perdere la vita nell’impatto sono stati Sandro Abruzzese, 30 anni, Vincenzo Mantovani, 50 anni e Antonio Porro, 70 anni, tutti di Andria, i quali, oltre che dall’amore per la bici erano uniti anche dall’impegno come donatori di sangue ed erano componenti della sezione cittadina dell’Avis. Una Lancia Delta guidata da un 30enne li ha centrati in pieno uccidendoli. Altre due persone che con loro pedalavano in direzione di Bari si sono salvate. L’uomo che li ha investiti, anche lui rimasto ferito e ricoverato in codice rosso al policlinico di Bari, è indagato dalla procura di Trani per omicidio stradale plurimo.

L’intervista

Secondo quanto riportato nella video intervista, uno dei due ciclisti sopravvissuti, apparso in stato di shock, ha puntato il dito contro l’alta velocità: “Secondo me più di 150, 180 (km/h) […] non li ha visti”. E alla domanda posta dalla giornalista, “la macchina sbandava?”, il testimone ha risposto così: “Dopo di noi sì. Prima ha visto noi, ci ha deviati e poi l’impatto. Siamo vivi perchè eravamo distanti poche centinaia di metri […] ci ha sfiorati, poi li ha presi in pieno”. L’uomo che ha investito i ciclisti ha chiamato i soccorsi e attualmente è lui stesso ricoverato in codice rosso. Attualmente, le autorità stanno indagando sull’incidente, e quindi anche sulla possibilità che l’auto stesse viaggiando oltre i limiti di velocità consentiti.

La posizione della FCI dopo la tragedia di Terlizzi

La Federazione Ciclistica Italiana, attraverso il presidente Cordiano Dagnoni, ha ricordato che si sta lavorando da molto tempo con le istituzioni per cercare di trovare una soluzione a questa che è una vera e propria mattanza: da inizio anno sono 130 i ciclisti morti in strada. “Ci uniamo al cordoglio del Comitato regionale Puglia per la tragedia in cui hanno perso la vita Sandro Abruzzese, Vincenzo Mantovani e Antonio Porro. Esprimiamo vicinanza alle loro famiglie e al gruppo sportivo Ciclo Avis Andria, così duramente colpiti.

La Federazione ad aprile ha istituito un gruppo di lavoro sulla sicurezza che in pochi mesi ha elaborato una serie di proposte che è nostra ferma intenzione presentare, a settembre in occasione della ripresa dei lavori parlamentari, a tutte le forze politiche nella speranza che possano essere accolte. Su questo argomento credo che non ci debbano essere divisioni ideologiche e procedere speditamente verso interventi sia in ambito legislativo che di formazione, per aumentare quella cultura del rispetto, in strada, che è alla base del vivere civile e di una maggiore sicurezza per tutti. In questa ottica rinnovo l’invito, fatto anche in passato in occasione della tragedia di Sara Piffer, ai Ministri competenti per agire insieme”.

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