Continua a far discutere la presenza della Israel – Premier Tech alla Vuelta a España 2025. Dopo giorni segnati da proteste, contestazioni lungo il percorso e persino cadute e neutralizzazioni di tappa, la formazione diretta da Sylvan Adams ha ribadito la propria intenzione di restare in gara nonostante le pressioni.
Le polemiche non si sono placate nemmeno dopo l’intervento dell’UCI, e alcune voci politiche hanno alimentato ulteriormente il dibattito. Tra queste anche quella del ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares, che pur sottolineando la mancanza di competenza diretta del governo nazionale, aveva auspicato un ritiro del team per riportare serenità in corsa.
Nelle ultime ore, però, è arrivato un messaggio di sostegno direttamente dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Attraverso un post sul suo account ufficiale su X, il premier ha voluto elogiare corridori e dirigenza per la loro scelta di non abbandonare:
“Bel lavoro di Sylvan e della squadra ciclistica di Israele per non aver ceduto all’odio e alle intimidazioni. Israele è fiero di voi”.
Un intervento che conferma quanto la vicenda sia ormai diventata non solo sportiva, ma anche politica, con la Israel – Premier Tech al centro di una delle edizioni più controverse della corsa spagnola
