Convenzione FCI-ACSI, organizzatori nel caos: salta La Leopardiana, Lu Callarò si farà. Gli aggiornamenti

Mentre prosegue il braccio di ferro sulla convenzione tra FCI e ACSI, gli organizzatori sono sprofondati sempre di più nel caos. Pur trovandoci alla fine della stagione, infatti, nel corso del prossimo fine settimana, 18 e 19 ottobre 2025, sono previste diverse gare su strada oltre alle manifestazioni di ciclocross, il cui calendario è ormai entrato nel vivo.

Pochi giorni fa, la Federazione Ciclistica Italiana ha infatti comunicato che è stata sospesa la convenzione con l’ente di promozione sportiva ACSI, a causa di presunte violazioni continue dei regolamenti. ACSI, dal canto suo, ha fatto notare che questo mancato accordo è strumentale, e arriva a poche settimane dai rinnovi delle tessere per il 2026.

Nel frattempo, ad andarci di mezzo sono gli organizzatori e i partecipanti alle gare. In modo particolare, nel corso del prossimo weekend non si svolgerà la Granfondo Leopardiana, come scritto sui social dal comitato organizzatore, evento che avrebbe dovuto svolgersi su tre giorni: “senza l’accordo Federciclismo- Acsi abbiamo problemi con il tesseramento, con le coperture assicurative, con la sicurezza visto che le moto scorta ieri sera ci hanno comunicato che in seguito al nuovo scenario normativo non potranno essere alla gara di Recanati. Abbiamo provato in ogni modo nelle ultime ore, anche in contatto con l’Acsi nazionale, a trovare soluzioni che salvassero la Leopardiana. Ci ha fermato solo il covid fino a questo provvedimento nazionale che sappiamo essere al vaglio anche del Ministero dello Sport perchè si rischia di fermare una parte significativa del movimento ciclistico”. E viene aggiunto che l’ACSI sta procedendo per vie legali contro la FCI per quanto sta accadendo.

Nella giornata di sabato 18 ottobre si svolgerà invece “Lu Callarò”, evento tradizionale che chiude la stagione delle Granfondo in Abruzzo. “Il comitato organizzatore della gara Aspettando Lu Callarò in programma sabato 18 ottobre informa che la gara si svolgerà ed è aperta a tutti i ciclisti tesserati FCI e Enti Convenzionati. Da evidenziare che i ciclisti tesserati FCI, per partecipare alla manifestazione, dovranno sottoscrivere la tessera giornaliera il costo della stessa è a carico dell’ACSI”, scrive Raffaele Di Giovanni sui social. Sarà quindi possibile partecipare senza dover pagare un costo extra per una tessera giornaliera.

Anche le gare federali sono in difficoltà, vista la non partecipazione dei tesserati ACSI. La gara di mtb “Sulla via di Ulisse”, che avrà luogo domenica a Sperlonga (Lt), ha subito un netto calo degli iscritti a causa dell’assenza dei corridori tesserati per l’ente di promozione sportiva.

Verso una possibile causa legale

Quando si risolverà la situazione FCI-ACSI e quando sarà ripristinata la convenzione? Nella giornata odierna, la FCI ha rilasciato un comunicato nel quale è stato messo nero su bianco che “tale provvedimento si è reso necessario a seguito delle ripetute violazioni, da parte dell’Ente, rende noto che, qualora l’Ente accetti di rispettare la Convenzione, è pronta a riattivarla fin da subito”.

L’ACSI, dal canto suo, ha risposto con una nota firmata dal presidente Antonino Viti e dal responsabile ciclismo Emiliano Borgna: “Una nota su carta non intestata, senza data, firmata da certo Gianni Cantini, non può fornire regole di comportamento ma soprattutto proibizioni alla partecipazione ad attività sportive. Il nostro compito è quello di promuovere lo sport, mentre appare evidente che quello della FCI è di proibirlo o di limitarlo. Le gare in calendario, quelle programmate da ACSI, sono validamente effettuate”. Nella nota si fa anche riferimento alla Costituzione italiana: “La Repubblica riconosce il valore dell’attività sportiva in tutte le sue forme” estratto dall’art. 33 della Costituzione.

La FCI scrive al Ministero dell’Interno, l’ACSI al Ministero dello Sport

Nel frattempo, l’ACSI ha deciso di scrivere una lettera al Ministero dello Sport, sottolineando: “Quello che ci preoccupa e che intendo segnalare è che la FCI non tutela il movimento del ciclismo di base bloccando improvvisamente l’attività amatoriale, senza nemmeno ipotizzare almeno un periodo di preavviso, e con il solo intento di colpire migliaia di società, decine di amministrazioni locali e tantissimi appassionati”. La FCI ha invece deciso di instaurare un tavolo di lavoro con il Ministero dell’Interno per far sì che vengano non autorizzate le manifestazioni organizzate dall’ente. Il braccio di ferro per la convenzione FCI-ACSI è solo all’inizio.

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