La fusione tra Lotto Dstny e Intermarché–Wanty entra nella fase decisiva, ma non senza conseguenze pesanti per il gruppo. Ben 14 corridori rischiano di rimanere senza squadra per il 2026, come ha rivelato il presidente dell’associazione dei corridori, Adam Hansen, in una lettera aperta dai toni accorati.
Le due formazioni hanno infatti presentato una domanda congiunta di licenza WorldTour entro la scadenza del 15 ottobre, passo formale verso la nascita del nuovo super-team. Ma la fusione, che porterà a un’unica rosa di 30 atleti, lascia inevitabilmente fuori una parte consistente degli attuali effettivi: insieme, Lotto e Intermarché contavano 44 corridori sotto contratto.
“Al CPA non siamo felici della situazione”, ha scritto Hansen. “Corridori che a ottobre non sanno ancora se avranno un posto nel 2026 è qualcosa che non possiamo accettare”.
Il presidente del sindacato ha spiegato di aver avuto colloqui diretti con l’UCI e con i dirigenti delle due squadre, chiedendo chiarezza sui nomi dei 30 atleti confermati e dei 14 che dovranno lasciare. “È stato molto deludente – ha aggiunto – dover dire personalmente ad alcuni corridori che non avevano più un contratto, soprattutto a chi era stato rassicurato sul contrario”.
Nonostante le critiche, Hansen ha voluto chiudere con una nota di ottimismo: “Ringrazio le squadre per aver trovato una soluzione che permette al ciclismo di mantenere una formazione WorldTour in più. In questa stagione quattro team sono stati a un passo dal collasso: il fatto che due realtà si uniscano per continuare è, in sé, un segnale positivo”.
La nuova squadra nata dalla fusione dovrebbe essere operativa a partire dal 2026, ma la notizia ha già scosso il mercato e aperto interrogativi sul futuro dei corridori tagliati fuori da una delle operazioni più discusse dell’anno nel mondo del ciclismo professionistico.