Sakarias Koller Løland ha concluso la sua stagione europea con una vittoria straordinaria alla Veneto Classic 2025, dimostrando una forma eccezionale in un finale incerto. Il ventiquattrenne norvegese, in forza alla Uno-X Mobility, ha sorpreso tutti partendo da una lunga fuga e resistendo fino alla fine, riuscendo a prevalere in una volata a quattro. Florian Vermeersch, che solo una settimana fa aveva conquistato il titolo mondiale di gravel, ha dovuto accontentarsi della seconda posizione, mentre Diego Ulissi ha chiuso al terzo posto.
Il percorso e i protagonisti
La Veneto Classic 2025 è partita da Soave e si è conclusa 180 km più tardi a Bassano del Grappa. Il percorso, caratterizzato da diverse salite impegnative, ha messo alla prova le capacità dei corridori. La Diesel Farm, una salita sterrata di oltre un chilometro con pendenze medie elevate, è stata la principale incognita della giornata, seguita dalla Strada Soarda, una breve ma intensa ascesa del 9,4%, con la vetta a soli 4 km dal traguardo. Sulla carta, i favoriti per la vittoria erano i nomi di spicco come Romain Grégoire, Christian Scaroni, Marc Hirschi e Pavel Sivakov.
La fuga decisiva e gli sviluppi della gara
Nel tratto iniziale di corsa, la pianura ha favorito la formazione di una fuga consistente, composta da ben diciannove corridori, tra cui Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility), Davide De Pretto (Jayco AlUla) e Diego Ulissi (XDS Astana), ma anche diversi belgi come Xandro Meurisse, Stan Van Tricht (Alpecin-Deceuninck), Dylan Teuns (Cofidis), Lorenz Van de Wynkele (Lotto) e il campione mondiale di gravel, Florian Vermeersch.
Dopo circa 60 km, un incidente ha coinvolto Van Tricht, costringendolo ad abbandonare la fuga. Nel frattempo, il team UAE Emirates XRG ha iniziato la caccia, riducendo il vantaggio della testa della corsa da 2,5 minuti a circa 1’45”. Questo ha dato il via alle prime azioni individuali, con Pavel Sivakov che ha provato a lanciarsi all’inseguimento, ma senza successo. Poco dopo, Tim Wellens ha tentato di attaccare, ma senza riuscire a fare la differenza.
Il finale e la vittoria di Løland
Con la fuga che si è progressivamente ridotta, l’azione decisiva è arrivata all’inizio della Diesel Farm, quando Davide De Pretto ha provato a forzare il ritmo. Il corridore italiano ha guadagnato un vantaggio, ma Diego Ulissi è riuscito a raggiungerlo. Tuttavia, poco dopo, De Pretto ha commesso un errore su una sezione sterrata, perdendo il controllo e costringendosi a mettere il piede a terra. Nella discesa successiva, Ulissi ha avuto qualche difficoltà a mantenere la traiettoria, permettendo al gruppo di ricongiungersi. Tra i nuovi arrivati, Lorenzo Germani (Groupama-FDJ) si è distinto con un attacco deciso.
Il gruppo di testa si è ridotto ulteriormente, con Germani, Vermeersch e Løland che hanno preso il comando, mentre De Pretto e Ulissi si sono staccati. Løland ha iniziato a lavorare per un attacco, mantenendo un ritmo molto alto. Germani, pur tentando di rispondere, non è riuscito a staccare il norvegese. Al contrario, l’italiano ha ceduto di fronte all’accelerazione finale di Løland.
A 2 km dalla fine, Vermeersch e Løland sono riusciti a raggiungere Germani, mentre Ulissi sembrava ormai fuori dai giochi. Tuttavia, un piccolo rallentamento nella fase finale ha permesso al veterano italiano di rientrare, preparando una volata a quattro. Løland ha sfruttato l’ultimo tratto di strada, staccando i suoi compagni di fuga e resistendo fino al traguardo, conquistando così la sua prima vittoria da professionista. Florian Vermeersch ha chiuso secondo, mentre Ulissi ha ottenuto il terzo posto. Germani ha completato la top 4.
La soddisfazione di Løland
Per Sakarias Koller Løland, si tratta della sua prima vittoria nel ciclismo professionistico. Il giovane norvegese, che corre per la Uno-X Mobility dal 2023, aveva già messo in bacheca la vittoria nella versione under-23 di Parigi-Tours nel 2023 e quest’anno aveva conquistato anche la difficile Ringerike GP in Norvegia. Questo successo in Italia segna una svolta importante nella sua carriera, consolidando ulteriormente il suo talento e la sua ascesa nel panorama internazionale.