L’attesa sta per finire: giovedì prossimo a Parigi verrà svelato ufficialmente il percorso del Tour de France 2026, ma le prime indiscrezioni e rumors stanno già infiammando gli appassionati. Secondo le anticipazioni raccolte da diverse testate francesi e spagnole, la Grande Boucle 2026 promette un’edizione spettacolare, con un avvio in Spagna, grandi arrivi in quota nei Pirenei e nelle Alpi, e addirittura la possibilità di una doppia scalata all’Alpe d’Huez.
Grand Départ in Spagna: Barcellona protagonista
Dopo Lille nel 2025, l’ASO ha scelto di varcare nuovamente i confini francesi per il Grand Départ 2026, che si terrà a Barcellona sabato 4 luglio 2026. L’apertura sarà spettacolare con una cronometro a squadre di 19,7 km nel cuore della città catalana, in cui i tempi individuali dei corridori verranno conteggiati, una scelta “alla Parigi–Nizza”.
La seconda tappa, domenica 5 luglio, sarà dedicata ai cacciatori di classiche: una frazione mossa tra Tarragona e Barcellona (178 km), con doppio passaggio sulle salite urbane del Montjuïc e della Côte de Stade Olympique.
Pirenei subito protagonisti: Les Angles e Prat d’Albis
La terza tappa del Tour 2026 dovrebbe già portare il gruppo sui primi rilievi pirenaici, con partenza da Granollers e arrivo nel comprensorio sciistico di Les Angles – Pla del Mir (1840 m). Sarà una prima prova di forza per gli uomini di classifica, anche se la salita finale non è proibitiva (2,8 km al 6,8%), ma preceduta da un lungo tratto in ascesa.
La quarta tappa, secondo France Bleu, dovrebbe concludersi nel dipartimento dell’Ariège, con due opzioni: Foix o la più selettiva Prat d’Albis (11,8 km al 6,8%), già sede di una tappa vinta da Simon Yates nel 2019.
Il giorno successivo, il Tour de France 2026 dovrebbe dirigersi verso l’Hautes-Pyrénées, con Gavarnie tra le località candidate all’arrivo. Poi il gruppo punterà verso Bordeaux, attraversando la suggestiva regione vinicola della Dordogna, per chiudere la prima settimana con una frazione vallonata verso Ussel.
Dal Massiccio Centrale ai Vosgi: tappe nervose e medie montagne
Dopo la prima giornata di riposo, il Tour de France 2026 entrerà nel vivo con il 14 luglio, giorno della Festa Nazionale francese, che coinciderà con una tappa spettacolare nel Massiccio Centrale. Il percorso da Aurillac a Le Lioranincluderà le dure salite del Pas de Peyrol (5,4 km all’8,1%) e del Col de Perthus (4,4 km al 7,9%).
A seguire, due tappe di transizione dovrebbero condurre il gruppo verso Nevers e Chalon-sur-Saône, città che mancava dal Tour dal 2019. Poi sarà la volta del Jura, con una probabile tappa tra Dole e Belfort e successiva immersione nei Vosgi.
Le voci più accreditate parlano di un arrivo su La Planche des Belles Filles, una delle salite più iconiche della corsa, anche se altre fonti citano Le Markstein come alternativa.
Ultima settimana alpina e la suggestione “doppia Alpe d’Huez”
Secondo Le Dauphiné Libéré, la seconda parte del Tour de France 2026 vivrà il suo gran finale sulle Alpi francesi. La quindicesima tappa dovrebbe concludersi al Plateau de Solaison, una salita durissima di 12 km al 9%. Poi, la terza settimana dovrebbe aprirsi con una cronometro individuale tra Thonon-les-Bains ed Evian-les-Bains, seguita da tappe in direzione Chambéry (futura sede del Mondiale 2027) e Orcières-Merlette.
Ma l’indiscrezione più esplosiva riguarda la doppia Alpe d’Huez: secondo Velowire, la celebre salita da 21 tornantipotrebbe essere affrontata due volte consecutive, il venerdì e sabato precedenti la tappa conclusiva di Parigi. L’ultima volta che l’Alpe d’Huez è stata inserita nel Tour risale al 2022, con vittoria di Tom Pidcock tra una folla oceanica di tifosi.
Parigi e Montmartre per il gran finale
Come da tradizione, il Tour de France 2026 si chiuderà con la passerella finale a Parigi. Tuttavia, l’ASO starebbe valutando di riproporre l’arrivo sulla salita di Montmartre, già protagonista di un finale emozionante nel 2025, che vide il duello tra Wout van Aert e Tadej Pogacar.