Si riaccende la tensione nel mondo del ciclismo amatoriale. Dopo il comunicato diffuso ieri dalla Federazione Ciclistica Italiana (FCI), nel quale si affermava il raggiungimento di un accordo “per il rinnovo delle convenzioni 2026” con gli Enti di Promozione Sportiva, arriva oggi la smentita ufficiale dell’ACSI.
In una nota diffusa dalla Presidenza nazionale, l’associazione parla di comunicazione «ambigua e fuorviante». Secondo ACSI, infatti, durante l’incontro del 4 novembre non sarebbe stato firmato alcun accordo, né condiviso un testo convenzionale. Alla riunione, sottolinea la nota, erano presenti soltanto quattro EPS oltre ad ACSI, e «ad oggi, alle ore 17:33, nessuno degli Enti ha sottoscritto alcunché».
Ciclismo amatoriale, ancora nessun accordo per il 2026
Il passaggio contestato è quello in cui la FCI afferma che gli EPS avrebbero trovato un’intesa per il rinnovo delle convenzioni. Una formulazione che, secondo ACSI, avrebbe l’effetto di «far apparire ACSI isolata o inadempiente» all’interno del quadro nazionale. «La realtà è ben diversa», scrive l’associazione, sostenendo che l’incontro del 4 novembre si sarebbe limitato a «un confronto di principio» sulle rispettive posizioni.
ACSI denuncia quella che definisce «un’operazione di comunicazione tesa a manipolare la percezione del mondo ciclistico, cercando di dividere invece che unire», e ribadisce che la sospensione della convenzione con la Federazione è stata imposta unilateralmente dalla FCI e non comporta alcuna limitazione alla facoltà di organizzare attività ciclistica amatoriale.
La richiesta di chiarimenti
La nota pone anche una domanda diretta: «Perché tutta questa fretta, se le convenzioni dovrebbero entrare in vigore il 1° gennaio 2026?». Una tempistica definita «sospetta» dall’associazione, che parla di dinamiche «piega[te] alla logica del potere», in contrasto con i «valori dello sport». «L’ACSI non è isolata: è coerente, libera e rispettosa delle regole. Lo sport non si manipola: si costruisce con verità, rispetto e responsabilità».
L’associazione afferma infine di voler continuare a operare nel pieno rispetto delle norme, con il sostegno di società, organizzatori e tesserati «che ogni giorno danno vita al ciclismo amatoriale più autentico del Paese». La richiesta finale è rivolta direttamente alla Federazione: una rettifica delle comunicazioni diffuse, «per restituire al confronto istituzionale quella lealtà e trasparenza che lo sport merita».
Contesto
Le convenzioni tra FCI ed Enti di Promozione Sportiva stabiliscono le regole di convivenza tra ciclismo federale e attività di ciclismo amatoriale. Il loro rinnovo è un passaggio cruciale per il futuro organizzativo di granfondo, cicloturistiche, randonnée e attività di base. Il clima, come dimostrato dagli ultimi comunicati, si conferma tutt’altro che disteso.






