La storia di Mattia Gaffuri è una di quelle che ricordano che nel ciclismo esistono ancora percorsi non lineari, fatti di pazienza, costruzione e progressi graduali. A 26 anni, dopo stagioni tra gravel, calendario misto e apparizioni come stagiaire nelle corse dei professionisti, il lombardo farà il salto nel WorldTour: dal 2026 vestirà la maglia della Team Picnic PostNL, con un contratto valido fino al 2027.
Non un miracolo, ma il risultato di una crescita costante. Gaffuri è uno dei pochi corridori moderni arrivati “tardi” alla disciplina, lontano dai vivai giovanili che alimentano in modo sistematico le squadre professionistiche. Lo si è conosciuto soprattutto nel mondo del gravel e grazie alla sua partecipazione allo Zwift Academy, ma è nelle ultime due stagioni che il suo percorso ha preso una direzione definitiva.
Con lo Swatt Club, nel 2025, ha ampliato il proprio calendario stradale e ha iniziato a misurarsi in corse UCI dove la differenza di ritmo, intensità e lettura tattica è significativa. I primi segnali sono arrivati subito: 2º e 3º posto in classifica generale rispettivamente al Tour de Beauce e all’Oberösterreich Rundfahrt, due corse 2.2 dal profilo impegnativo. Poi gli italiani: 5º al Campionato Nazionale, fondamentale nel lavoro che ha portato il compagno di squadra alla conquista del tricolore, quindi piazzamenti solidi come 15º al Giro della Toscana e 11º al Trofeo Tessile & Moda – Valdegno Oropa nelle corse da stagista.
Le parole di Mattia Gaffuri
«Quello che mi ha colpito di Team Picnic PostNL è la cura del dettaglio e il progetto di sviluppo a lungo termine. Ho lavorato come coach negli ultimi anni, quindi il loro approccio scientifico lo sento molto vicino al mio modo di vedere il ciclismo. Mi considero un climber diesel, con un motore forte, e so che posso crescere nella gestione della corsa. Voglio diventare un corridore capace di fare bene nelle corse a tappe di medio livello e di essere un riferimento in salita per i capitani. So che imparare è la mia forza: quando mi metto in testa un obiettivo, mi ci dedico al 100%.»
Il progetto tecnico
L’head coach Rudi Kemna conferma la scelta: «Mattia è arrivato più tardi rispetto ad altri, ma ciò che abbiamo visto nei suoi dati e nelle sue prestazioni è impressionante. Ha fatto la differenza anche contro professionisti, e al campionato italiano è stato fondamentale nel lavoro per il titolo del compagno. Nel nostro sistema può crescere ancora molto: in futuro potrebbe essere competitivo nelle Classiche delle Ardenne e un elemento chiave nelle salite dei Grandi Giri.»
Con lui arriva anche il francese Henri-François Haquin, 22 anni, corridore completo e in crescita, che sarà con la squadra nel 2026.






