La diciassettesima tappa del Tour de France 2024 prevista per oggi, 17 luglio, sembra favorire i fuggitivi. Dopo che nelle tappe pirenaiche dello scorso fine settimana i tentativi degli attaccanti sono stati annullati dallo strapotere dei grandi duellanti per la Maglia Gialla, la frazione che da Saint-Paul-Trois-Châteaux porterà il gruppo alla stazione sciistica di Superdévoluy potrebbe offrire l’occasione giusta per gli scalatori fuori classifica per lottare per il successo di giornata. Con un dislivello complessivo di 2850 metri, la tappa concentrerà tutte le sue difficoltà nel finale, con tutte le salite da affrontare negli ultimi 40 chilometri che si preannunciano particolarmente esplosivi.
Il percorso della diciassettesima tappa del Tour de France 2024 che si svolgerà oggi, 17 luglio, inizia a Saint-Paul-Trois-Châteaux, situata a 86 metri sul livello del mare, con un lungo falsopiano in leggera salita che porterà il gruppo fino a Gap, a 962 metri s.l.m., passando per Veynes dove è posto il traguardo volante di giornata, dopo 114,8 chilometri. Il primo Gran Premio della Montagna (GPM) di giornata, il Col de Bayard (6,8 km al 7,3%), sarà superato dopo 145,7 chilometri. Una breve discesa precederà la salita verso Poligny e poi verso il Col du Noyer, una salita di 7,5 chilometri con una pendenza media del 8,1%, che nella parte finale presenta il tratto più duro, in cima alla quale verranno assegnati anche i secondi di abbuono per la classifica generale. Questo potrebbe essere il momento decisivo della tappa, poiché dalla cima del Col du Noyer mancheranno solo 11,5 chilometri all’arrivo. Di questi, poco meno di otto saranno in discesa, per poi risalire verso Superdévoluy, con l’arrivo posto dopo 3,8 chilometri di salita con una pendenza media del 5,9%.
Finora, nelle frazioni di montagna, gli attaccanti del mattino hanno sempre avuto difficoltà a portare a casa il successo, con le potenti progressioni dei big della classifica generale che hanno spento ogni tentativo. Almeno sulla carta, questa frazione sembra studiata appositamente per favorire i corridori che vorranno lanciarsi all’attacco per cercare di ottenere un successo parziale. Questa potrebbe essere l’occasione giusta, dato che Visma | Lease a Bike e UAE Team Emirates potrebbero aspettare le tappe più dure di venerdì e sabato per lanciare la sfida finale per la Maglia Gialla.
Spesso all’attacco nel corso di questa Grande Boucle, la EF Education – Easypost ha tra le sue fila due dei corridori che meglio si sono comportati nelle fughe, Ben Healy e Richard Carapaz, che sono spesso stati protagonisti, mostrando una buona gamba e venendo ripresi solo quando si è scatenata la lotta tra i big della classifica generale. La loro condizione, unita al fatto che tutta la formazione statunitense è pronta a lanciarsi all’attacco per supportarli, può essere la ricetta giusta per conquistare la vittoria.
Eletto miglior combattivo della settimana, Oier Lazkano della Movistar potrebbe riprovarci anche in questa occasione, considerando che potrebbe essere incentivato dal raccogliere punti per guadagnare ulteriori posizioni nella classifica della Maglia a Pois. In casa Movistar, però, potrebbe anche lanciare un attacco Enric Mas, alla ricerca di un successo per nobilitare un Tour fin qui deludente.
Un altro corridore che negli ultimi giorni ha cercato l’azione da lontano per andare a caccia di un successo di tappa è David Gaudu della Groupama-FDJ. Lo scalatore francese, uscito subito di classifica, si è fatto spesso vedere nelle scorse tappe e potrebbe essere invogliato ad andare a caccia di punti sui GPM per entrare in corsa per la classifica degli scalatori. Anche la formazione transalpina, senza più velleità di classifica, potrebbe lanciare più uomini all’attacco: attenzione quindi a Romain Gregoire e Valentin Madouas, entrambi già in fuga nei giorni scorsi, e a Lenny Martinez, finora piuttosto anonimo ma che potrebbe trovare terreno adatto alle sue caratteristiche.
Potrebbe decidere di riprovarci anche Simon Yates del Team Jayco-AlUla, sperando che la sua condizione possa essere in crescita, mentre Romain Bardet del Team DSM-Firmenich PostNL potrebbe trovare terreno adatto per infiammare i suoi tifosi. Per la formazione neerlandese, anch’essa senza obiettivi di classifica, potrebbero andare all’attacco anche Warren Barguil e il giovane britannico Oscar Onley, già in fuga nelle ultime due tappe di montagna.
Anche se potrebbe sembrare un’ipotesi remota, non va escluso il fatto che, ancora una volta, i big della classifica generale possano giocarsi il successo di tappa su questo traguardo. Non vanno quindi eliminati dai pronostici né Tadej Pogačar (UAE Team Emirates), il cui finale sembra fatto apposta per esaltarne l’esplosività, né Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike), che ha dimostrato di non volersi arrendere, né tantomeno Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), che su pendenze meno ripide potrebbe provare a mettere le sue ruote davanti a quelle dei primi due.