om Pidcock, grande talento del ciclismo britannico e campione olimpico di mountain bike, ha vissuto un Giro d’Italia 2025 sotto le aspettative. Alla guida della formazione Q36.5, Pidcock non è riuscito né a conquistare una tappa né a competere concretamente per la classifica generale, concludendo la corsa rosa al 16° posto, a circa 45 minuti dal vincitore Simon Yates.
Partecipazione confermata solo poche settimane prima
Il principale fattore che ha influito sulla prestazione di Pidcock è stato il ritardo nella conferma della wildcard. La Q36.5, non essendo una squadra WorldTour, ha potuto accedere al Giro solo grazie all’invito degli organizzatori, arrivato a ridosso dell’evento. “Abbiamo saputo che saremmo stati al via solo poche settimane prima della partenza”, ha spiegato Pidcock in un’intervista al Times. “Questo non ci ha dato le migliori possibilità per prepararci nel modo giusto”.
Niente ritiro in altura per il leader della Q36.5
A causa della comunicazione tardiva, Pidcock ha dovuto rinunciare a un ritiro in altura, tappa fondamentale per chi punta alla generale in una corsa a tappe di tre settimane. “Non ho potuto fare una preparazione specifica, come un ritiro in montagna. Sono arrivato direttamente dalle Classiche delle Ardenne”, ha aggiunto il britannico. “Ho dovuto affrontare il Giro in modo diverso rispetto agli altri corridori da classifica”.
Un Giro d’Italia senza squilli: solo due piazzamenti
Il miglior risultato di Tom Pidcock al Giro d’Italia 2025 è stato un 3° posto nella tappa di Matera, dopo un buon inizio con il 5° posto nella cronometro di apertura a Tirana. Tuttavia, non ha mai preso parte alle fughe decisive né è riuscito a difendersi sulle grandi salite dell’ultima settimana.
Strategia fallita e delusione finale
L’approccio di Pidcock, mirato inizialmente a un piazzamento nella top 10, non ha pagato. Il britannico è rimasto ai margini delle tappe chiave e ha chiuso in 16ª posizione, in una corsa dominata dalla costanza di Simon Yates e dalla brillantezza di Adam Yates e João Almeida. “Nonostante tutto, credo di aver tratto il massimo dalla situazione. Ma è chiaro che con una preparazione più mirata, il mio Giro sarebbe potuto andare diversamente”, ha concluso Pidcock.