5 motivi per dire che il Giro delle Fiandre è la corsa più bella dell’anno

Sono passati un po’ di giorni, ma abbiamo ancora tutti noi negli occhi il grande spettacolo del Giro delle Fiandre 2025. Una corsa fatta di attacchi, azioni, tantissimo tifo a bordo strada e due vincitori, in campo maschile e in campo femminile, entrambi campioni del mondo. Se alla Milano-Sanremo abbiamo assistito a 40 minuti (circa) di grande adrenalina dopo una prima parte con pochissimi spunti, il Giro delle Fiandre è senza dubbio la corsa da seguire dal primo all’ultimo muro.

Proprio per questa ragione, ecco cinque motivi che ci spingono a dire che, a nostro modo di vedere, il Giro delle Fiandre è la corsa più bella dell’anno. Non ce ne vogliano gli organizzatori delle altre gare, ma, a nostro modo di vedere, la Ronde van Vlaanderen ha davvero qualcosa di speciale.

1 – Il Giro delle Fiandre è la classica dei tifosi

Non esiste un’altra classica monumento, ma probabilmente in generale nessuna grande corsa di un giorno, dove c’è così tanto pubblico a bordo strada. Almeno quattro stadi di calcio di grandi dimensioni servirebbero per contenere tutte le persone che hanno deciso di assistere alla corsa in strada, incitando i corridori lungo i muri. Non ci sono solo gli esempi famosi come l’Oude Kwaremont e il Paterberg, ma ci sono anche i tour organizzati per assistere ai passaggi, le persone che affrontano i sentieri per vedere più passaggi, le persone in bicicletta che tagliano il percorso per andare a vedere più volte i corridori. Anche nel libro, abbiamo scritto che, a nostro modo di vedere, il Giro delle Fiandre debba essere soprannominato “la classica dei tifosi“.

2 – L’università del ciclismo

Questa è un’espressione che è caduta un po’ in disuso, negli ultimi anni, per descrivere il Giro delle Fiandre, ma la corsa è definita “l’università del ciclismo”. Chi vince la Ronde Van Vlaanderen arriva primo dopo aver non solo superato gli avversari, ma anche dopo aver fronteggiato il vento, le strade larghe che all’improvviso diventano strette, i muri, il pavè, il nervosismo, le forature, le discese, le cadute, gli spartitraffico che si materializzano all’improvviso. Chi vince il Giro delle Fiandre è un campione vero, un corridore completo.

3 – Un percorso che permette più soluzioni

Il percorso del Giro delle Fiandre può essere interpretato in vari modi: è vero che in genere l’azione decisiva nasce sull’ultimo passaggio sull’Oude Kwaremont, ma è anche vero che la corsa può chiudersi allo sprint (come nel 2022), oppure può incendiarsi a 100 km dall’arrivo, come avvenuto nel 2019, quando Philippe Gilbert portò via la fuga vincente al passaggio sul Muur van Geraardsbergen (era ancora sul tracciato, ma ben distante dall’arrivo). Insomma, non ci sono 40 minuti finali di adrenalina pura come alla Sanremo, ma è una corsa tutta da vedere, dove può succedere qualsiasi cosa da un momento all’altro.

4 – Una corsa aperta a tutti

Il tracciato della Ronde Van Vlaanderen premia i corridori che sono al 110%. Magari si può anche non essere degli specialisti del pavè, ma un buon risultato si può ottenere soprattutto se si è in ottima condizione di forma. Nel recente passato, ad esempio, un corridore come Alejandro Valverde è riuscito a entrare in una top-10 finale, e anche un corridore come Vincenzo Nibali è riuscito a distinguersi su questo tracciato. Il fatto che Tadej Pogacar sia riuscito ad imporsi per due volte, fa capire davvero quanto questo corridore sia completo e adatto a vincere su tutti i percorsi.

5 – Il fascino dei muri in pavè

Sicuramente non è il pavè della Parigi-Roubaix, così dissestato e così difficile da affrontare, ma il pavè dell’Oude Kwaremont e del Paterberg sono tutt’altro che semplici da affrontare. Il Giro delle Fiandre è la corsa più variegata, perchè presenta difficoltà di ogni tipo, che mettono davvero a dura prova i corridori. Ecco perchè è una corsa davvero da seguire tutta dal primo all’ultimo chilometro: negli ultimi anni, dopo il Paterberg, si era già capito chi aveva vinto, ma è anche vero che nascono un’infinità di azioni nei chilometri precedenti che potrebbero stravolgere il verdetto dei possibili favoriti. Ecco perchè il Giro delle Fiandre è la corsa più bella dell’anno.

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