Giro d’Abruzzo 2025, a Ivo Oliveira l’ultima tappa, a Zimmermann la corsa

Ivo Oliveira ha chiuso in bellezza il Giro d’Abruzzo 2025, imponendosi anche nell’ultima frazione. Il corridore portoghese della UAE Team Emirates XRG è stato protagonista di una lunga fuga a otto, dalla quale è riuscito a emergere nel finale insieme a Sjoerd Bax (Q36.5). I due sono rimasti soli al comando a meno di venti chilometri dall’arrivo, ma è stato Oliveira ad avere la meglio nello sprint a due, conquistando così un’altra vittoria di prestigio nella corsa abruzzese.

La tappa si apre con un ritmo altissimo fin dalle prime pedalate. Numerosi corridori tentano di evadere dal gruppo, in particolare uomini del Team Polti VisitMalta e del Gragnano Sporting Club, ma la velocità sostenuta del plotone impedisce inizialmente qualsiasi azione decisiva. Dopo circa 18 km, un primo drappello riesce a guadagnare qualche secondo: tra loro George Bennett (Israel Premier Tech Academy), Matthew Kingston (Mg.K Vis), Matteo Zurlo (S.C. Padovani), Kristian Sbaragli (Solution Tech-Vini Fantini), Gabriele Raccagni (Team Polti Visitmalta) e Marco Martini (Team Technipes). Tuttavia, il gruppo li riassorbe già sulle prime rampe che conducono allo sprint intermedio di Bellante.

Forcing in salita

Sulla salita si mette in evidenza ancora Bennett, ma il gruppo resta compatto e a transitare per primo è Filippo Fiorelli (VF Group Bardiani-CSF Faizanè), che incrementa il vantaggio nella classifica a punti. Alle sue spalle Alessandro Covi (UAE Team Emirates XRG) e Marco Brenner (Tudor Pro Cycling Team), con quest’ultimo ora raggiunto da Fiorelli nella generale grazie ai 3″ di abbuono.

La corsa prosegue senza tregua, e dopo circa 45 km ad alta andatura si forma finalmente una fuga consistente. Ancora protagonista Bennett, che insieme a Sjoerd Bax (Q36.5), Federico Guzzo (S.C. Padovani), Alessandro Tonelli (Team Polti Visitmalta) e Joel Suter (Tudor) prende il largo. Si aggiungono subito Ivo Oliveira (UAE) e Martin Marcellusi (VF Group Bardiani), mentre Alexandre Balmer (Solution Tech) riesce a rientrare con uno sforzo importante dopo essere rimasto a mezz’aria.

Il gruppo concede un margine massimo di 1’30”, con la Intermarché-Wanty subito in controllo: troppo pericoloso Bennett, che dista solo due minuti dal leader Zimmermann. Sul GPM di Sparazzano è Guzzo a transitare per primo, assicurandosi la vittoria matematica della classifica dei GPM. Il vantaggio dei fuggitivi oscilla, ma resta sotto controllo. La JCL Team UKYO si porta in testa per collaborare all’inseguimento e al primo passaggio sulla linea d’arrivo il distacco è di circa 60”.

Giro d’Abruzzo 2025, il sigillo finale di Zimmermann

Nel tratto successivo, la squadra giapponese impone un forcing che dimezza lo svantaggio. Simone Raccani (JCL) tenta allora il colpo in solitaria, ma dopo essersi avvicinato fino a 17”, perde contatto e viene riassorbito. Il gruppo, ancora a circa un minuto, assiste poi a un tentativo di selezione orchestrato dalla UAE con Johansen e Torres, ma Zimmermann reagisce prontamente insieme a Fiorelli e De La Cruz. Brenner resta escluso dal movimento, ma la Tudor chiude rapidamente ogni velleità.

Nella seconda scalata allo Sparazzano, la fuga perde pezzi: fuori Guzzo, Balmer e Suter. Davanti restano in cinque, ma il gruppo torna a rallentare perché la Intermarché-Wanty è ormai isolata nel lavoro. A quel punto, Bax rompe gli indugi in discesa e rilancia l’azione insieme a Oliveira. I due guadagnano qualche secondo sugli altri fuggitivi e arrivano all’ultimo tratto con circa 20” su Bennett, Tonelli e Marcellusi.

Negli ultimi 10 chilometri in leggera ascesa, il gruppo, trainato soprattutto da VF Group Bardiani e Petrolike, riesce solo a dimezzare il distacco. Dietro mancano le forze per chiudere del tutto e i due battistrada proseguono di comune accordo fino all’ultimo chilometro. A 200 metri dal traguardo, Oliveira anticipa la volata: Bax prova a rispondere ma deve cedere. Il portoghese conquista così il secondo successo in tre giorni, confermandosi tra i più brillanti di questa edizione.

Alle loro spalle, il gruppo – forte di una cinquantina di corridori – chiude a 12” con Giovanni Bortoluzzi (General Store) che si impone nella volata dei battuti.

Seguiranno maggiori informazioni

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