Primoz Roglic smentisce la possibilità di vederlo al via del Giro d’Italia nel 2023. “In realtà mi piacerebbe partecipare alla corsa rosa – ha affermato il corridore sloveno alla stampa olandese – ma dopo l’operazione alla spalla credo sia più saggio partecipare al Tour de France, visto che il Giro arriva troppo presto e non so ancora quando potrò pedalare full gas”.
Solo all’inizio di dicembre Roglic ha infatti avuto dai medici il via libera per riprendere ad allenarsi su strada. Dopo la caduta nella 16/a tappa della Vuelta a España, non è quasi mai uscito in bici. “Dopo l’operazione alla spalla, ho dovuto riposare per otto settimane. Le cose sono migliorate, ma ci vuole ancora tempo. I medici hanno preso parte del mio osso e l’hanno aggiunto alla zona delle spalle. Il primo periodo dopo l’operazione riuscivo a malapena a muovere il braccio. Ora, non riesco ancora a raddrizzarlo completamente. Per fortuna non sono un nuotatore, perché un intervento del genere avrebbe avuto un impatto molto maggiore”.
Il corridore della Jumbo-Visma ha spiegato anche quanto sia stato difficile questo periodo: “Roglič indica che ha avuto un periodo difficile dalla sua caduta alla Vuelta. “Non sono stato in grado di lavorare sulla mia forma fisica per più di tre mesi. Ho dovuto fare un periodo di riposo obbligatorio per consentire al mio corpo di riprendersi correttamente. Potrò farmi un’idea di come poter ripartire solo dopo il secondo ritiro di dicembre, per vedere come ha risposto il mio fisico dopo questo periodo”.