E’ giusto parlare di Remco Evenepoel, Geraint Thomas, Tao Geoghegan Hart e Primoz Roglic. Ma credo sia giusto porre l’attenzione anche sulla bella prova che ha fatto Damiano Caruso. Un corridore tutt’altro che specialista delle cronometro, che ha fatto una grandissima prestazione: conquistare una top-10 con un lotto di partenti del genere è davvero un risultato importante.
Caruso ha adesso 2’13” di ritardo su Remco Evenepoel. Sicuramente sono tanti, ma non può tirarsi indietro, anche perchè tra un po’ arriverà il suo terreno, quello delle montagne. Al microfono di Ettore Giovannelli, subito dopo aver chiuso la tappa, ha affermato: “Ora siamo in ballo, bisogna ballare”. Da italiani e da appassionati di ciclismo, ci auguriamo che Damiano possa davvero lottare fino alla fine per cercare quantomeno di conquistare un podio.
Tutto questo, sempre nell’attesa che qualche altro giovane italiano possa crescere e migliorare anche nelle grandi corse a tappe. Anche se, ad oggi, di giovani interessanti come possibili vincitori di grandi giri, ancora non ne vediamo. Almeno per il futuro più prossimo. E allora è giusto confidare in un uomo d’esperienza come Damiano Caruso, che in questo Giro d’Italia non ha nulla da perdere