Giro di commenti – Vale la pena attaccare già domani?

Gli amanti del ciclismo amano le corse con pochi calcoli e tanti attacchi, ma nell’economia delle tre settimane di gara l’obiettivo principale è quello di centellinare le energie da spendere fino all’ultimo giorno. Per questo motivo mi domando se veramente, tra i big che ambiscono alla maglia rosa finale a Roma, ci sia davvero qualcuno che domani, nella tappa di Crans Montana, voglia attaccare.

Siamo nel bel mezzo di questa edizione del Giro d’Italia e ci attende una settimana finale molto dura tra Monte Bondone, le Tre Cime di Lavaredo e la cronoscalata al Monte Lussari. Ed è proprio questa la frazione che potrebbe spingere i big a non spingere eccessivamente sui pedali già da domani, perchè in fondo Geraint Thomas, Primoz Roglic e Joao Almeida sono tutti e tre corridori che danno del loro meglio proprio nelle prove contro il tempo. Il Lussari è molto duro, e potrebbe essere il terreno ideale per tutti.

Certo, se il Gran San Bernardo fosse stato la Cima Coppi di questo Giro d’Italia, le cose sarebbero state da interpretare differentemente, perchè domani il gruppo avrebbe superato quota 2000 metri ben due volte. Domani, invece, sulla base del nuovo disegno della tappa, supereranno questa quota solo sulla Croix de Coeur, dalla cui vetta ci sono poi 23 km di discesa e 22 km di pianura prima di Crans Montana.

Non vorrei rovinare l’attesa, ma solo essere realista. L’unico fattore che potrebbe spingere i big ad attaccare già da domani potrebbe essere il distacco minimo che i migliori hanno in classifica generale. Fino ad oggi si è corso sul filo dei secondi: ecco perchè qualcuno potrebbe attaccare, ed è una ragione più che valida. In fondo, anche la maglia rosa Geraint Thomas lo ha affermato: “A Crans Montana ci sarà un primo test in alta montagna. L’obiettivo è coprirsi bene e rimanere al caldo il più possibile in vista di una giornata così dura”.

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