“Impossibile chiudere tutto il percorso per la gara delle ragazze”

E’ davvero molto goffa la linea difensiva portata avanti dal comitato organizzatore del CIC-Tour Feminin International des Pyrénées. La direzione di gara ha infatti criticato aspramente il fatto che le ragazze abbiano deciso di non prendere parte all’ultima tappa, decisione maturata dai pericoli corsi nei giorni precedenti, quando le tante macchine presenti sul percorso, non facenti parte del comitato organizzatore, hanno messo a rischio l’incolumità delle ragazze.

“Quello che sta succedendo è che le ragazze hanno richieste che non corrispondono al loro livello”, ha affermato il comitato organizzatore del CIC-Tour Feminin International des Pyrénées, rappresentato da Pascal Baudron, secondo quanto raccolto dal sito La Nouvelle République . “Pensano di essere al Tour de France e che tutte le strade debbano essere chiuse. Ma in Francia non possiamo farlo per una gara ciclistica”.

“Sinceramente, non credo valga la pena organizzare una gara per vedere tutti quei mesi di fatica rovinati per dei capricci di bambine viziate. E penso a tutti i volontari che lavorano duramente. È catastrofico per il morale”.

“L’idea di questa gara era dare visibilità alle corse femminili, fornire una gara di montagna che non esiste altrove nel calendario e preparare i corridori per il Tour de France Femmes”, ha affermato La co-organizzatrice della corsa, Chevanne-Brachet, la quale ha aggiunto che l’organizzazione aveva tentato senza successo di far correre la tappa finale sotto l’egida della Federazione ciclistica francese dopo la sentenza dell’UCI.

“Ci sono molte gare che si fermano. Cancellato il Giro del Belgio, cancellato il Women’s Tour, il Giro potrebbe non esserci. Se continua così, non ci sarà più il ciclismo femminile”.

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