Borgato: “Longo Borghini mancherà molto, ma le azzurre sono molto affiatate”

Domenica 13 agosto la gara in linea delle donne Elite chiuderà il mondiale di Glasgow. Come di consueto, la nazionale azzurra è considerata una delle possibili favorite per la vittoria finale, anche se quest’anno ci sarà un’assenza molto importante, quella di Elisa Longo Borghini, che ha rimediato un’infezione cutanea nel corso del Tour de France Femmes.

E’ un’incognita, invece, la condizione di forma della campionessa del mondo 2021, Elisa Balsamo. Dopo l’incidente alla Ride London, lo scorso maggio, l’azzurra ha preso parte solo al Tour de France Femmes, ritirandosi prima della tappa del Tourmalet. Dall’altra parte, il ct Paolo Sangalli ha indicato un’altra possibile leader della nostra nazionale, Silvia Persico, che lo scorso anno ha conquistato una bella medaglia di bronzo. Fino ad oggi, la lombarda è quella che offre maggiori certezze, anche perchè è stata molto regolare nei risultati sia al Giro Donne che al Tour.

Alla presentazione dell’Adriatica Ionica Race, abbiamo avuto modo di scambiare delle opinioni con Giada Borgato, ex atleta, campionessa d’Italia nel 2012 e volto della Rai come opinionista per le più importanti gare di ciclismo al mondo.

Giada, quanto si farà sentire domenica l’assenza di Elisa Longo Borghini in gara?

“L’assenza di Elisa Longo Borghini si farà sentire parecchio perchè negli ultimi anni è sempre stata lei il faro della squadra azzurra, ma è anche vero che abbiamo una squadra molto forte. Mancherà una persona molto importante, ma viene sostituita da delle ragazze molto forti. La nostra nazionale è davvero molto competitiva e credo che il gruppo azzurro possa togliersi delle belle soddisfazioni a Glasgow nel mondiale femminile”.

Ormai da tanti anni si parla di “derby” tra Italia e Olanda nella lotta alla maglia iridata. Come possiamo considerare il Belgio di Lotte Kopecky?

“Lotte Kopecky dovrà correre un po’ sulla scia delle altre nazionali, soprattutto Italia e Olanda. E’ in uno stato di forma strepitoso, tiene molto in salita, è cresciuta molto sia a livello fisico che a livello mentale. Sarà una delle donne più forti di questo mondiale, però corre da sola, in quanto la nazionale belga femminile, almeno sulla carta, non è allo stesso livello delle azzurre e delle Orange. Credo che, come spesso succede, l’Italia potrà contare soprattutto sul fatto che, storicamente, la nazionale femminile dei Paesi Bassi non riesce a fare gruppo come facciamo noi, e questo ha portato le olandesi, in diverse circostanze, a perdere”.

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Non sarà facile gestire due leader come Annemiek Van Vleuten e Demi Vollering, soprattutto dopo alcuni episodi in corsa

“Sono d’accordo, anche perchè Annemiek Van Vleuten, almeno sulla carta, dovrebbe correre in appoggio a Demi Vollering, ma non ci credo molto. Conoscendo Van Vleuten, competitiva come è, all’ultima stagione, all’ultimo mondiale in carriera, secondo me vorrà giocarsi questa chance di vincere ancora. E’ anche la campionessa del mondo uscente quindi è anche giusto che voglia riconfermarsi. Dall’altra parte, però, c’è anche Vollering che ha appena vinto il Tour de France Femmes. Insomma, le Orange sono sicuramente fortissime, ma non so quanto riescano a far coincidere gli interessi di squadra con le ambizioni personali”.

Come dovranno correre le azzurre?

“Se la gara dovesse farsi impegnativa possiamo sicuramente puntare su Silvia Persico, è stata autrice di un ottimo Giro Donne e di un bel Tour de France Femmes. Elisa Balsamo sa già come si vince un mondiale, lo ha conquistato sia da Juniores che da Elite: spero che il Tour l’abbia aiutata a crescere un po’ di condizione dopo il brutto incidente che ha avuto a maggio. Con la maglia della nazionale si riesce a dare sempre qualcosa in più, quindi credo che possa fare una bella corsa.

Paolo Sangalli non ha voluto scoprire troppo le carte parlando di una leader: è una scelta che condivide?

“Sì, perchè la corsa a dire come stanno le ragazze. Se Balsamo dovesse stare male si punterà su Persico o viceversa. Come al solito vige la regola della sincerità quando si è in gara. Il bello della nostra nazionale è che si riesce a fare gruppo in maniera molto forte, e questo lo abbiamo dimostrato negli anni: sicuramente avremo modo di toglierci ancora una volta delle soddisfazioni”.

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