Evenepoel: “Non vado alla Ineos, almeno per ora”

Remco Evenepoel spegne le voci di ciclomercato e annuncia che non andrà alla Ineos-Grenadiers, almeno per ora. In un’intervista al podcast Lanterne Rouge, Remco ha chiarito la situazione: “Ho un contratto con la Soudal Quick-Step fino alla fine del 2026. È un qualcosa da rispettare. Il ciclismo non è il calcio dove dai duecento milioni per avere un giocatore o un corridore”.

Uno dei punti di discussione tra Evenepoel e il team è quello di migliorare nelle grandi corse a tappe: “Possiamo fare molte cose meglio di come le facciamo ora. L’obiettivo è raggiungere rapidamente il livello di UAE Team Emirates e Jumbo-Visma”.

Nel frattempo Remco sta cercando di carpire in altri modi i segreti delle altre squadre “Abbiamo un massaggiatore che viene dalla Ineos. Trasmette tutti i loro segreti. Cosa c’è nelle loro musette, nelle loro bottiglie d’acqua, come fanno le gallette di riso”.

Recentemente, il papà di Remco Evenepoel ha affermato che la Soudal-Quick-Step “deve fare non uno ma diversi passi avanti per essere competitiva con Vingegaard e Pogacar”, ma lo stesso Remco lo esprime in modo molto meno netto: “Dobbiamo ancora alzare il livello, ma credo che possiamo farcela”.

L’arrivo di Mikel Landa, il prossimo anno, potrebbe aiutare la squadra a migliorare il controllo delle corse in salita. “Avevo chiesto di portare Julian Alaphilippe al Giro d’Italia”, ha detto Evenepoel. “Avrei voluto anche Yves Lampaert e Kasper Asgreen. Ma avevano le classiche da affrontare. Julian nella sua forma migliore può essere uno dei primi dieci scalatori del mondo”. E lancia il guanto di sfida in vista della prossima stagione delle classiche: “Vorrei essere al via del Giro delle Fiandre”.

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