Matteo Jorgenson si gode il secondo posto a una tappa dal termine del Giro del Delfinato 2024, un risultato significativo che dimostra le sue potenzialità nelle brevi corse a tappe. Quest’anno, infatti, ha conquistato la Parigi-Nizza, confermando di essere un corridore da tenere d’occhio. Tuttavia, in vista del Tour de France, Jorgenson ha dichiarato di non avere ambizioni di leadership, poiché la squadra sarà interamente focalizzata su Jonas Vingegaard.
Jorgenson ha spiegato: “Non penso di essere il leader per il Tour de France. Jonas è di un altro livello rispetto a me. Si sta allenando bene e tutto sta andando per il meglio. Sono fiducioso che possa essere al via e sarà fortissimo.” Queste parole accrescono l’ottimismo riguardo alla forma di Vingegaard, che recentemente ha subito una brutta caduta al Giro dei Paesi Baschi, come i suoi colleghi Roglic ed Evenepoel. Tuttavia, a differenza degli altri, il danese ha dovuto trascorrere un periodo prolungato in ospedale, mettendo in dubbio la sua partecipazione al Tour.
Jorgenson ha continuato riflettendo sulla propria crescita e sui progressi fatti nelle competizioni recenti: “Sto scoprendo i miei limiti ad ogni corsa, spero di continuare così e anche che il livello possa continuare a crescere. Ammetto che mi sono un po’ sorpreso dalla mia condizione. Mi aspettavo di fare molta fatica perché non ho esperienza in queste corse, anche in tappe di montagna consecutive, quindi per me è tutto nuovo. Sto scoprendo i miei limiti e voglio continuare così.”
Le dichiarazioni di Jorgenson rivelano la consapevolezza dei propri limiti e al tempo stesso la determinazione a migliorarsi, ma soprattutto fanno capire che Jonas Vingegaard potrà essere davvero al via del Tour de France. La sua performance alla Parigi-Nizza è stata sorprendente e rappresenta un segnale positivo per il futuro. Anche se non sarà il leader al Tour de France, il giovane statunitense ha dimostrato di avere il potenziale per crescere ulteriormente e per diventare un elemento chiave nelle corse a tappe.