Delfinato: il ritorno di Bernal, la conferma di Vingegaard

La tappa odierna del Giro del Delfinato, la Cormoranche-sur-Saône – Salins-les-Bains di 191 km, ha espresso il proprio verdetto: Jonas Vingegaard si è espresso ancora sui suoi livelli ed è già in forma Tour de France, ma la vera sorpresa di giornata è Egan Bernal. Una gradita sorpresa, visto che in un arrivo tutt’altro che congeniale alle proprie caratteristiche è riuscito a chiudere nel gruppo dei migliori, in undicesima posizione.

Il corridore colombiano era atteso a questo Giro del Delfinato con un doppio ruolo: permettere alla propria squadra, la Ineos-Grenadiers, di dimenticare la delusione del Giro d’Italia perso alla penultima tappa, e di esprimersi ancora sui livelli che gli competono. Dopo l’incidente del 2022, quando fu investito da un camion a gennaio, il colombiano ha avuto parecchi problemi, come quello al ginocchio in Argentina e la caduta al Giro di Ungheria. L’impressione è sempre stata però quella che il vincitore del Tour de France 2019 potesse tornare ai livelli che lo hanno visto primeggiare.

“Sono molto felice di come sia andata la tappa – ha affermato il capitano della Ineos-Grenadiers – ho avuto delle buone sensazioni e questa è la cosa più importante. Allo sprint c’erano corridori molto più veloci di me, ma sono comunque felice del risultato ottenuto”.

Dopo il secondo posto nella cronometro di ieri, Jonas Vingegaard si è imposto in solitaria rifilando 31″ a Julian Alaphilippe. Si rivede ad alti livelli anche Jai Hindley, sesto. E’ fuori discussione il fatto che il danese, nuovo leader della classifica generale, sia già in una forma strepitosa, ma è anche vero che quest’anno si è confrontato solo alla Parigi-Nizza con Tadej Pogacar. Nell’attesa del grande duello, Vingegaard si può godere il successo.

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