Domenica il Fiandre Juniores: ragazze favorite, i ragazzi mancano

Si correrà domenica il Giro delle Fiandre Juniores: come di consueto, nella medesima giornata, si svolgeranno sia la gara maschile (115 km) che quella femminile (62 km). Sarà una giornata interamente dedicata ai giovani, con le gare che inizieranno e termineranno a Oudenaarde, località celebre per ospitare l’arrivo del Giro delle Fiandre dal 2012 e sede del Museo della Ronde Van Vlaanderen. Il programma prevede dalle 9:30 alle 10:30 la gara donne Allieve; dalle 11:15 alle 13 la gara Allievi maschile, e nel pomeriggio quelle Juniores. Alle 13:30 toccherà alle ragazze, alle 16 ai ragazzi.

I due circuiti presentano tre salite in pavè da ripetere più volte: non sono i muri celebri del Giro delle Fiandre, ma molta attenzione è da riporre nel Kerkgate, lungo 2 km e 600 metri. Scorrento la startlist, è possibile notare che tra le donne Juniores ci sarà al via anche la nazionale italiana guidata in ammiraglia da Paolo Sangalli, che si schiererà al via con una formazione davvero molto competitiva.

La capitana delle azzurre domenica alla Ronde Van Vlaanderen Juniores dovrebbe essere, sulla carta, Federica Venturelli: la crossista è stata autrice di un ottimo avvio di stagione su strada, con la vittoria di una tappa e della classifica generale al Tour du Gévaudan Occitanie femmes. Ottima prima parte di stagione anche per Virginia Iaccarino, così come per Alice Bulegato, che ha anche preso parte alla Gand-Wevelgem Juniores. Ci si attende molto anche da Eleonora La Bella, cresciuta tra strada e fuoristrada, così come dal resto della formazione azzurra, composta anche da Marta Pavesi e Irma Siri.

Domenica la Ronde Van Vlaanderen Juniores

Tra i ragazzi, dispiace invece notare che domenica, al via della Ronde Van Vlaanderen Juniores, non ci sarà al via nessun italiano. Nel 2016, Davide Ferrari e Michele Gazzoli conquistarono rispettivamente il secondo e il terzo posto nella corsa vinta da Maikel Zijlaard, attualmente in forza alla Tudor Pro Cycling Team. Sempre Gazzoli, nel 2017, conquistò il secondo posto in una gara che sicuramente lo ha aiutato a crescere. Quest’anno però al via non vedremo la nostra bandiera, ed è una cosa che ci dispiace molto, soprattutto in un momento in cui si dice che il ciclismo azzurro è in crisi. Se i nostri giovani non fanno queste corse, come possono fare esperienza internazionale?

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