Si chiude nel segno di Tadej Pogacar. Nel giorno in cui ha realizzato la doppietta Giro d’Italia – Tour de France nello stesso anno, lo sloveno ha conquistato anche la vittoria nella cronometro di Nizza, superando nell’ordine Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel. Tadej Pogacar è ufficialmente l’ottavo corridore nella storia del ciclismo capace di vincere il Giro d’Italia e il Tour de France nello stesso anno.
Per Tadej Pogacar, questo successo conquistato nella cronometro Monaco-Nizza di 33 km è il sesto successo in questa edizione della Grande Boucle dopo i cinque trionfi di tappa ottenuti nel corso del Giro d’Italia. Nulla da fare per gli avversari, nemmeno stavolta. Pogacar ha coperto i 33.7 km con il tempo di 45’24”, rifilando 1’03” a Jonas Vingegaard e 1’14” a Remco Evenepoel. Alla luce di questo risultato, la lotta al podio si chiude con il danese che conferma la sua seconda posizione davanti a Remco Evenepoel, che conquista anche la maglia di miglior giovane alla sua prima partecipazione in carriera alla Grande Boucle.
La classifica generale finale vede Tadej Pogacar mettere a segno la doppietta Giro d’Italia – Tour de France rifilando 6’17” a Jonas Vingegaard e 9’18” a Remco Evenepoel. Migliore degli italiani in classifica generale è Giulio Ciccone, undicesimo a 30’42”.
26 anni dopo Marco Pantani, sullo storico traguardo finale di Nizza, un altro corridore riesce a realizzare la doppietta Giro d’Italia – Tour de France nello stesso anno. Pogacar diventa l’ottavo corridore nella storia capace di realizzare questa impresa dopo Fausto Coppi nel 1949 e nel 1952, Jacques Anquetil nel 1964, Eddy Merckx nel 1970, 1972 e 1974, Bernard Hinault nel 1982 e 1985, Stephen Roche nel 1987, Miguel Indurain nel 1992 e nel 1993 e Marco Pantani nel 1998.
Pogacar ha vinto entrambe le corse a tappe da vero cannibale, dominando fin dalle prime salite. Al Giro d’Italia ha rischiato di indossare la maglia rosa fin dal primo giorno, ma è riuscito comunque a prendere il simbolo del primato dopo la seconda tappa. Anche al Tour de France aveva indossato la maglia gialla a Bologna, al termine di una giornata emozionante, visto che era passato più di un anno dall’ultima volta che aveva indossato quel simbolo. Ha ceduto la maglia a Richard Carapaz solo il giorno seguente, per poi riconquistarla nella tappa di Valloire, quella nella quale il Tour è approdato in Francia dopo la grande partenza dall’Italia, passando per il Galibier. Da lì in poi è stato un dominio sempre maggiore per Pogacar, che ha ormai vinto quasi tutto quello che c’è da vincere nel mondo del ciclismo.
Nel palmares sconfinato di Tadej Pogacar, dopo load doppietta Giro – Tour, ormai, si fa prima a scrivere ciò che manca piuttosto che ciò che ha vinto. Allo sloveno mancano solo la Milano-Sanremo, la Parigi-Roubaix, la Vuelta a Espana e il mondiale. Il resto è già tutto nelle sue mani.
