Van Aert, 53.000 metri di dislivello per preparare il Fiandre 2024

Wout van Aert ha preparato l’assalto al Giro delle Fiandre 2024 e alla Parigi-Roubaix preparandosi in altura. Il ritiro sul Teide è terminato nella giornata di ieri, al termine del quale il belga ha accumulato nelle gambe 2.190,92 chilometri, 53.354 metri di dislivello e circa 75 ore di allenamento. Le uscite in bici non sono state molto lunghe: solo in un paio di circostanze ha superato le sei ore in sella.

Al termine del ritiro, Van Aert ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa in vista dei prossimi appuntamenti, in particolare la E3 Saxo Classic, che si svolgerà domani, 22 marzo 2024, e che il belga potrebbe vincere per la terza volta consecutiva in carriera.

Giro delle Fiandre 2024, l’allenamento in altura di Van Aert

“Le ultime settimane di allenamento sono andate bene. Sono stato in grado di prepararmi qui in modo molto tranquillo, abbiamo avuto un tempo meraviglioso e siamo stati in grado di completare il nostro programma. È stato bello per me potermi preparare lontano da tutto I dati del passato dimostrano che il mio corpo reagisco bene a uno stage in altura e che non ho bisogno di troppo tempo per assimilarlo”.

Lo scorso anno

Facendo un’analisi sulla sua stagione passata, Van Aert ha spiegato che “il 2023 è stato il primo anno in cui la stagione è stata leggermente inferiore all’anno prima. Questo mi ha anche spinto a pensare che devo correre solo per me stesso, non per dimostrare qualcosa a qualcuno. Questo nuovo approccio mi fa sentire più rilassato”. E spiega anche: “Ho commesso degli errori lo scorso anno, non voglio lasciare più nulla al caso”.

Van Aert: “Il Giro delle Fiandre 2024 sarà diverso senza Pogacar”

Wout van Aert, in ottica Giro delle Fiandre 2024, affronterà prima la E3 Saxo Classic, che ha etichettato come “la gara più difficile subito dopo il Fiandre”. Ma ha anche parlato egli avversari: “Mathieu Van der Poel è l’uomo più adatto per vincere il Fiandre perchè nell’ultima ora di corsa riesce ad esprimere dei numeri che gli altri non riescono a offrire”. E sull’assenza di Pogacar, che mancherà dopo il quarto posto del 2022 e la vittoria nel 2023: “Pogacar voleva stancarci il prima possibile perché sapeva che ad un certo punto non saremmo stati in grado di pedalare con la stessa potenza di prima e non avremmo potuto più seguirlo. Lui, grazie al suo peso inferiore, poteva continuare con quel ritmo. Ora sarà diverso. A causa della sua assenza, possiamo aspettarci un approccio diverso, anche da Mathieu”.

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