Prova e riprova, alla fine Davide Bais c’è riuscito. La classe operaia è andata in paradiso quest’oggi. “Io e mio fratello Mattia siamo due attaccanti nati – spiega il vincitore della tappa di Campo Imperatore – e posso dire che correre il Giro è bellissimo, farlo con un fratello ancora di più”. Ed è una grande vittoria anche per la Eolo-Kometa, una formazione con un budget molto piccolo, visto che si tratta di una Professional. Eppure, il successo è arrivato: e che successo. “Da piccolo i miei idoli erano proprio Ivan Basso e Alberto Contador, quindi correre in questa formazione è la realizzazione di un sogno”.
E’ la seconda vittoria della Eolo-Kometa al Giro d’Italia. Negli ultimi mesi si parlava della possibilità che Luca Spada, patron di Eolo, potesse ritirare la sponsorizzazione, ma le voci sono state dissipate proprio alla vigilia della partenza della corsa rosa. nel frattempo, Bais si gode un successo incredibile: “Gli ultimi cinque chilometri sono stati molto impegnativi, insieme agli altri della fuga abbiamo cercato di gestirci al meglio. Tutto è andato alla perfezione, ne sono felice”.
A chi gli fa notare che il suo successo ricorda quello di Lorenzo Fortunato sullo Zoncolan, Bais preferisce volare basso: “Mi godo questo successo e non faccio proclami. Ora ho la maglia azzurra di leader degli scalatori, proverò sicuramente a difenderla.
