L’Unione Ciclistica Internazionale ha deciso di prendere le distanze dall’utilizzo di elicotteri da parte di alcune squadre al termine della tappa di Campo Imperatore del Giro d’Italia. Al termine della frazione di ieri, infatti, alcune squadre sono scese giù dal traguardo posto sul Gran Sasso a bordo di alcuni elicotteri. Queste squadre hanno quindi potuto impiegare trenta minuti per tornare in hotel, invece di 2 ore e mezza.
Le squadre che hanno utilizzato la via aerea per andare in hotel sono state la Soudal Quick-Step, la Bora-Hansgrohe e la Bahrain-Victorious. Secondo quanto si apprende, l’opzione di tornare in hotel in elicottero era stata messa a disposizione dal comitato organizzatore a pagamento. La cosa, in passato, è già stata fatta molte volte, sia al Giro d’Italia che al Tour de France.
Secondo l’UCI, però, l’utilizzo degli elicotteri andrebbe contro il principio di equità e fair play. “L’Unione Ciclistica Internazionale rileva che il trasporto in elicottero è stato utilizzato da alcuni corridori per lasciare la zona di arrivo dopo la fine della settima tappa del Giro d’Italia, tra Capua e il Gran Sasso d’Italia – recita il comunicato – Ciò costituisce un vantaggio che va contro i principi del fair play e le disposizioni regolamentari per garantire la parità di trattamento per il trasferimento delle squadre nei loro alberghi. Inoltre, l’uso da parte di alcuni corridori di un trasporto in elicottero per questo scopo va contro il principio della riduzione dell’utilizzo di carbon fossile, come indicato nelle specifiche degli organizzatori dell’UCI WorldTour”.
Viene da pensare che arriveranno delle multe, ideali per permettere all’Unione Ciclistica Internazionale di fare cassa. In fondo, quando c’è bisogno di soldi, ogni pretesto può essere adeguato.