La delusione è forte ma si guarda già al futuro. Geraint Thomas ha dovuto cedere la maglia rosa al termine della tappa del Monte Lussari. Dopo un Giro d’Italia corso da grande protagonista, il gallese ha dovuto alzare bandiera bianca di fronte alla prestazione super di Primoz Roglic, che nella cronoscalata di sabato, penultima tappa del Giro, ha fatto segnare un tempo inferiore di 40 secondi rispetto a quello del proprio rivale.
“È ancora frustrante. Se avessi corso in modo diverso, se avessi iniziato lentamente e finito forte, avrei comunque perso lo stesso tempo, ma avrei avuto una percezione diversa. Se fosse stata una cronometro in pianura, le cose sarebbero potute andare diversamente, ma sabato è andata così”.
Il capitano della Ineos-Grenadiers, al termine della tappa di Roma del Giro d’Italia, ha parlato di “emozioni ancora un po’ crude, ma possiamo essere orgogliosi di come abbiamo corso. Possiamo essere contenti, ma in questa squadra vogliamo vincere, quindi è sempre un po’ difficile”.
Dopo il Giro d’Italia, è tempo di pensare al futuro, e Geraint Thomas nel futuro prossimo non vuole appendere la bici al chiodo, come si era vociferato a inizio anno. Lo scorso anno ha chiuso terzo al Tour de France e quest’anno secondo al Giro, nonostante i 37 anni: “Non ho mai pensato alla mia età. Amo ancora andare in bicicletta, amo ancora allenarmi, amo ancora stare con i ragazzi. Penso che questo ti mantenga giovane anche mentalmente. Sono ancora competitivo. Amo ancora le corse”.
Come abbiamo anticipato, molto probabilmente Thomas rinnoverà di un altro anno il proprio contratto con la Ineos-Grenadiers, in scadenza quest’anno: “Cercherò di sistemare il mio futuro nelle prossime due settimane. Per il futuro, mi auguro di poter correre la Vuelta. I Mondiali sono anche nel Regno Unito, quindi sarà importante, ma la Vuelta sarebbe bella…”. E per il Giro d’Italia, promette ancora battaglia: “Tornerò per provarci ancora”.