Bouhanni fa causa al Giro di Turchia per 6,9 milioni

Bouhanni Turchia
Cyclisme. Saison 2021. Tour de France 2021. Nacer Bouhanni Photo Elen Rius/Arkéas-Samsic/libre de droit permanent

Nacer Bouhanni e la sua ultima squadra, la Arkea-B&B Hotels, hanno intentato causa legale verso il Giro di Turchia per 6,9 milioni di euro. Questa è la richiesta di risarcimento danni dopo l’incidente del velocista francese nell’edizione 2022 della gara.

In quella circostanza, Bouhanni si è fratturato una vertebra al collo dopo essere rimasto coinvolto in un incidente nella seconda tappa, quando uno spettatore ha deciso di passeggiare in mezzo alla strada nonostante fosse chiusa per il transito della corsa. Dopo quella caduta, Bouhanni ha preso tutta la stagione 2022 ed è tornato in gruppo nel 2023 prima di appendere la bici al chiodo.

“Dopo il grave incidente, che mi è costato la frattura di una vertebra del collo e un periodo di riabilitazione molto lungo, sono diventato l’ombra di me stesso. Ho combattuto invano per cercare di tornare al mio livello. La vita ha deciso in modo diverso”, ha scritto Bouhanni su Instagram mentre annunciava il ritiro lo scorso ottobre.

Bouhanni, che si sta ancora sottoponendo a sessioni settimanali di fisioterapia a collo, ha richiesto tramite i suoi legali la somma di 2,7 milioni di euro di danni per l’incidente dalla Federazione Ciclistica Turca, che organizza il Giro di Turchia.

La squadra francese Arkéa-B&B Hotels, nel frattempo, ha richiesto alla stessa organizzazione 4,2 milioni di euro di danni, citando una perdita di reddito a seguito dell’incidente. Nella caduta sono rimasti coinvolti anche Mirco Maestri, Kévin Ledanois e Manuel Peñalver. Secondo il quotidiano francese L’Equipe, gli avvocati di Bouhanni hanno sostenuto che l’incidente al Giro di Turchia “non si sarebbe mai verificato se l’organizzatore avesse rispettato gli standard di sicurezza imposti dall’UCI”.

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