Il 15 agosto 2018, durante la Firenze-Viareggio, il giovane ciclista Michael Antonelli, 18enne della Mastromarco, uscรฌ di strada in una curva priva di protezioni nella discesa dal Monte Oppio. L’incidente lo lasciรฒ gravemente segnato, e dopo 841 giorni di lotta, Michael si spense il 3 dicembre 2020 a causa di un’insufficienza respiratoria acuta dovuta al Covid-19.
Oggi, il Tribunale di Pistoia ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di Gian Paolo Ristori (82 anni), presidente della societร organizzatrice della gara, e Rodolfo Gambacciani (71 anni), direttore di corsa, assistiti dallโavvocato della Federazione Ciclistica Italiana, Nuri Venturelli. Ristori รจ stato condannato a due anni, mentre Gambacciani a un anno e otto mesi. In entrambi i casi sono state concesse le attenuanti generiche e le pene sono state sospese.
La morte di Michael Antonelli
Il tribunale ha inoltre disposto un risarcimento provvisionale per i familiari di Michael, presenti in aula: 300.000 euro per la madre Marina Mularoni, 170.000 euro per il fratello e 140.000 euro per il padre.
โVolevo che fosse chiaro che Michael non aveva colpe, e lโho sempre sostenuto. Le istituzioni e la Federazione Ciclistica Italiana si sono dimenticate di lui troppo prestoโ, ha dichiarato la madre di Michael, che non ha risparmiato critiche agli enti che non le hanno offerto supporto.
โSono situazioni in cui non cโรจ mai soddisfazione: un ragazzo di 19 anni รจ morto. Dal dispositivo emerge che รจ stata riconosciuta la responsabilitร degli imputati, escludendo che lโincidente sia stato causato dalla velocitร di Michael o dalla sua capacitร di controllo della biciclettaโ, ha aggiunto lโavvocato Fiorenzo Alessi, legale della madre di Michael.