“Ho lo sponsor, ma l’atleta lo paga”: l’enigmatica regola UCI sul record dell’ora

Correre per pagare uno sponsor dell’UCI. Questo sta diventando, in buona sostanza, il record dell’ora, una specialitร  che negli ultimi anni ha avuto un grande vigore dopo anni di abbandono: in particolare, dopo il record fatto registrare da Jens Voigt nel 2014, a distanza di 9 anni da quello messo a segno da Ondล™ej Sosenka, ha riportato in auge il tentativo di primato, spingendo corridori come Rohan Dennis, Bradley Wiggins, Victor Campenaerts e tanti altri a tentare (e superare) il numero di chilometri fatto in un’ora. Fino ad arrivare all’apoteosi di Filippo Ganna, che รจ riuscito ad andare oltre i numeri sia del record dell’ora che della miglior prestazione umana sull’ora.

Questo record รจ stato sempre soggetto a regole che sono cambiate nel corso del tempo, ma quella che รจ stata imposta recentemente dall’Unione Ciclistica Internazionale รจ davvero difficile da comprendere. A rendere noti i cambiamenti รจ stata Vittoria Bussi, attuale primatista dell’ora in campo femminile, la prima donna al mondo capace di superare i 50 km in un’ora. Negli ultimi giorni, la ciclista romana ha annunciato che tornerร  a gareggiare per battere il record dell’inseguimento individuale, sulla nuova distanza di 4 km (e non piรน 3): una settimana dopo dovrebbe tentare di “aggiustare” il suo primato dell’ora, messo a segno il 13 ottobre 2023, 50,267 km.

Il record dell’ora diventa una questione di sponsor?

Vittoria Bussi, che di record dell’ora ne aveva giร  messo a segno uno nel 2018, ha fatto notare che i costi da sostenere per il primato sono lievitati di 40.000 euro. Questa somma, infatti, deve essere pagata a Tissot, sponsor dell’Unione Ciclistica Internazionale. In buona sostanza, chi mette a segno il primato sancisce il nuovo “UCI Hour Record powered by Tissot”. Perรฒ nรฉ l’UCI nรฉ la stessa azienda Tissot riconoscono nulla.

La ciclista romana ha spiegato: “Ho contattato l’UCI ma mi hanno detto che bisogna pagare le spese di viaggio ai cronometristi Tissot e permettere loro di portare la loro attrezzatura. Non รจ possibile usare un servizio di cronometraggio diverso, altrimenti il primato non viene riconosciuto. Fino allo scorso anno il cronometraggio Tissot era incluso nell’evento, ora l’UCI mi ha spiegato che deve essere pagato a parte”. Ma la domanda sorge spontanea: se Tissot รจ uno sponsor ed รจ obbligatorio utilizzare il loro brand, per quale motivo bisogna pagare? Dove finisce quindi la sponsorizzazione?

Il crowdfunding di Vittoria Bussi

In attesa di risposte dall’Unione Ciclistica Internazionale, Vittoria Bussi lancerร  oggi la campagna di crowdfunding per cercare di coprire le spese per i tentativi di inseguimento individuale e di record dell’ora. Raggiungere una somma cosรฌ alta che possa permettere di pagare i cronometristi Tissot รจ quasi impossibile, quindi si chiederร  all’UCI di venire incontro a questa situazione. Quello che รจ certo, perรฒ, รจ che questo record dell’ora rischia comunque di tornare ad essere un esercizio poco appetibile per i costi cosรฌ alti: anche le piรน importanti squadre World Tour, come รจ la Ineos-Grenadiers di Filippo Ganna, possono sostenere una cifra cosรฌ importante oltre a tutti i soldi richiesti per lo sviluppo dei materiali, lo studio dell’aerodinamica e tutto il resto?

Ma, soprattutto, la domanda principale รจ: cosa vuol dire nel ciclismo il termine sponsor? Da dizionario, con questo termine si intende: “Finanziatore dell’attivitร  sportiva di un atleta o di una squadra, oppure di uno spettacolo o di una manifestazione artistica o culturale allo scopo di ricavarne pubblicitร  per i propri prodotti”. Da quando in qua la squadra o l’atleta devono invece essere loro i finanziatori dello sponsor?

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