Caos alla Vuelta Femenina 2025, esplode la rabbia di Visma | Lease a Bike e Uno-X

La Vuelta Femenina 2025 è iniziata tra le polemiche. Durante la cronometro a squadre d’apertura a Barcellona, diversi team – tra cui Visma | Lease a Bike, Uno-X Mobility e Movistar – sono stati ostacolati da gravi problemi nei controlli pre-gara delle biciclette, causando partenze in ritardo o incomplete. Le critiche contro l’organizzazione e la UCI non si sono fatte attendere.

Secondo quanto riferito da diverse fonti del gruppo femminile, i controlli obbligatori delle bici – per verificare il rispetto delle misure regolamentari – sono durati troppo a lungo, causando ritardi a catena. Movistar, arrivata in ritardo alla verifica, è stata multata insieme alle sue atlete e ha generato un effetto domino che ha colpito le squadre successive.

Controlli sulle bici in ritardo, caos alla Vuelta Femenina 2025

Uno-X Mobility è stata costretta a partire con dieci secondi di ritardo. La ciclista Anouska Koster ha denunciato la mancanza di coordinazione: “Nessuno ci ha avvisato che dovevamo partire. Non eravamo nemmeno in griglia e non c’è stato alcun conto alla rovescia”.

Anche Visma | Lease a Bike ha subito gravi conseguenze: è partita con solo cinque atlete, tra cui Imogen Wolff, che non ha nemmeno preso il via dal palco ufficiale, ma è partita dalla corsia riservata alle auto. Pauline Ferrand-Prévot ha duramente criticato l’organizzazione sui social: “Come può una grande corsa essere così? La giuria era presente, ma sembrava disinteressata. Abbiamo perso minuti preziosi in classifica per colpa loro”.

L’UCI: “Ci sono stati dei problemi”

L’UCI ha ammesso alcune falle nelle procedure, rivelando che solo un commissario era presente al controllo biciclette, rendendo impossibile gestire le verifiche in tempi rapidi per tutte le squadre.

Alla fine, la Visma | Lease a Bike ha chiuso decima nella cronometro a squadre della Vuelta Femenina 2025, Uno-X undicesima. La vittoria è andata alla Lidl-Trek, con Ellen van Dijk che ha conquistato la prima maglia di leader. Anche la Movistar, pur riconoscendo il proprio ritardo, ha denunciato i disagi subiti. Il direttore sportivo Kelvin Dekker ha spiegato che “la nostra ultima atleta è salita sul palco solo cinque secondi prima del via. La situazione è degenerata da lì”.

Il malcontento è palpabile nel gruppo e l’episodio rischia di avere strascichi nei prossimi giorni. La trasparenza e l’efficienza dell’organizzazione saranno ora sotto osservazione da parte di squadre, media e tifosi.

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